Spiaggia di Mondello nuovamente al centro delle polemiche dopo la decisione della Regione Siciliana di smantellare tornelli e staccionate che delimitavano le aree degli stabilimenti balneari. Una misura voluta dall’assessore regionale al Territorio e ambiente, Giusi Savarino, che ha dato seguito al blitz di inizio agosto dal deputato regionale Ismaele La Vardera insieme al presidente di +Europa, Matteo Hallissey.
I due esponenti politici, con un’azione dimostrativa proprio a Mondello, avevano denunciato l’illegittimità di barriere e cancelli che impedivano il libero accesso al mare. La Regione è intervenuta il 13 agosto con una circolare, seguita a distanza di una settimana da una nota ufficiale che intimava ai lidi di tutta la Sicilia di smontare le strutture entro dieci giorni.
Ma la nuova disposizione ha generato un effetto imprevisto. Da giorni, infatti, i frequentatori della spiaggia si riversano anche negli spazi fino a poche settimane fa riservati agli affittuari delle capanne e degli ombrelloni stagionali. A raccontare la situazione è Jessica Lo Jacono, amministratrice del gruppo Facebook Capanne a Mondello Forever e titolare di una cabina.
«C’era da aspettarselo: tolte le staccionate e i tornelli a Mondello è arrivata l’invasione degli abusivi. Al grido “ce l’ha detto La Vardera”, sono tanti i palermitani che invadono gli spazi riservati a chi ha pagato cabine e ombrelloni. “Il mare è di tutti“, ma ci sono delle aree riservate a chi ha speso soldi per godersi la spiaggia per tutta la stagione. Ed è un diritto acquisito che non può essere violato», spiega Lo Jacono, sottolineando come il nuovo regolamento abbia previsto soltanto delle corde a delimitare i passaggi, senza più barriere rigide.
Secondo gli affittuari, la rimozione delle staccionate non ha solo ripristinato l’accesso diretto al mare, ma ha anche favorito l’occupazione di aree private da parte di chi, senza avere pagato, pretende di utilizzare lettini, ombrelloni e spazi destinati agli abbonati. «Dopo avere pagato profumatamente e in largo anticipo, nel mese di aprile, la quota delle capanne, giorno 21 agosto 2025, nel bel mezzo dell’estate, grazie al signor La Vardera, noi affittuari ci siamo ritrovati a dovere condividere forzatamente i nostri spazi con tutto il mondo e paese. Non ci lamentiamo delle staccionate tolte, ma di essere ormai in balia di tutti coloro che credono di avere gli stessi diritti, perfino di usufruire dei servizi che abbiamo in dotazione», aggiunge Lo Jacono.
Il malumore cresce e la polemica si infiamma. «Pretendiamo rispetto – continua -. È vero, la spiaggia è di tutti, ma Mondello è troppo piccola e manca un’organizzazione giusta a monte. È un gioiello che non è valorizzato da nessuno, e questi sono i dolorosi risultati. Invito il signor La Vardera, prima di tutto, a occuparsi di cose più importanti invece di aggredire i bagnini nel loro posto di lavoro e rovinare le estati di noi che con sacrifici abbiamo pagato le nostre vacanze».
Intanto il deputato regionale La Vardera non si ferma, anzi rilancia. Durante una diretta sui social ha annunciato che la sua battaglia è appena cominciata. “Il prossimo passo sarà chiarire il perché è stata data questa concessione demaniale per più di cento anni. Perché finora nessuno ha fatto nulla? Sto toccando dei tasti pericolosi. In queste ore, grazie al nuovo provvedimento sono stati fatti blitz in tutta la Sicilia contro lidi abusivi”.
Daspo per chi sporca le spiagge
“Non sono contro i lidi – chiarisce il deputato regionale – ma mi batterò per un 50 percento di spiagge libere. Proporrò un Daspo per chi sporca gli arenili. Servono controlli a tappeto, come accade in Sardegna. Proporrò anche l’esproprio di territori come Capo Gallo che al momento sono legittimati a chiedere un biglietto di ingresso. Ma la Regione deve avere il coraggio di espropriare e di cambiare le cose. Cercheranno in tutti i modi di fermarmi e di delegittimarmi – conclude La Vardera – ma non mi fermo”.
Leggi qui le dichiarazioni di La Vardera su Daspo Balneare e su Capo Gallo