“Ti vegnu a cerco e ti scippu ‘a testa. U capisti?!
Ti scippu a testa”. A pronunciare queste parole è un ambulante di Termini Imerese che non ha gradito una diretta social del primo cittadino in cui denunciava l’inciviltà di alcuni ambulanti che lasciano strade e marciapiedi sporchi dopo i mercatini. Oggi l’uomo ha aggredito il sindaco del comune palermitano Maria Terranova che su facebook ha scritto un lungo post, chiedendo alla gente onesta di starle vicino.
Il post
“È quasi mezzanotte, avevo deciso di non scrivere, ma non riesco a non pensarci, a non pensare a questa frase. E non perché mi preoccupi. Semplicemente perché mi fa schifo.
Mi rattrista – scrive Maria Terranova -. Mi chiedo perché mai una donna, prima che una sindaca, debba sopportare tutto questo. Mi chiedo: fossi stato uomo sarei stato minacciato con la stessa facilità con cui minacciano una giovane donna di un metro e 60? “Ti vegnu a cercu e ti scippu ‘a testa”. In questa frase c’è violenza, ottusità, prepotenza e squallore – continua il sindaco -. C’è quell’atteggiamento tipico di chi pensa di poter sputare in faccia agli altri e di farlo impunemente.
Di chi se ne frega delle regole civili e che non ha capito che Termini non è un immondezzaio dove poter fare i propri porci comodi. Vi spiego.
Dopo la diretta di ieri in cui ho denunciato fermamente lo schifo lasciato da qualche ambulante (non tutti) nell’area del mercato e in cui ho chiesto rispetto anche a chi viene da fuori Termini, oggi sono stata aggredita verbalmente e minacciata. Con me, in sopralluogo per i controlli quotidiani, fortunatamente, c’era la polizia municipale. La mia colpa? Volere una Termini pulita. Volere una Termini che rispetta le regole. Ovviamente chi mi ha minacciato é stato denunciato e – ripeto – non temo nulla e nessuno.
Potete minacciarmi quanto volete, non avete nemmeno idea di quanto possa essere tenace una donna. Ma, ve lo confesso, rimane dentro molta amarezza. L’amarezza nel dover “combattere” quotidianamente una battaglia che spesso sembra senza via d’uscita. Perché vi racconto tutto questo? Perché ho bisogno che mi stiate accanto. Non posso vincere questa battaglia da sola. Ho bisogno di voi. Ho bisogno di voi cittadini onesti che amate Termini e che siete stanchi di vederla maltrattata e calpestata. I vostri messaggi d’affetto, la vostra vicinanza, il vostro supporto, sono la mia corazza. Chi minaccia un sindaco che fa il suo dovere sta minacciando tutta la città.
O, per lo meno, quella parte di città che ha deciso di dire BASTA! Forse sbaglio a scrivere queste cose – prosegue -. Sapevo che non sarebbe stato facile, ma mai mi sarei immaginata tanta gratuita e incomprensibile ostilità nei miei confronti che spesso, anche dentro i contesti istituzionali, supera i normali limiti della dialettica politica. Chiudo e mi scuso per essermi dilungata troppo, ma avevo bisogno di condividere con voi questi pensieri. Non lasciatemi sola. Non lasciate sola Termini”.