mercoledì, 10 Dicembre 2025
Il Quotidiano di Palermo - Testata telematica registrata al Tribunale di Palermo n.7/2025 Direttore responsabile: Michele Sardo

Dovranno rispondere di associazione mafiosa, estorsione, intestazione fittizia di beni, associazione finalizzata al traffico di stupefacenti e spaccio di droga

Mafia, maxi blitz a Palermo: 50 arresti nei mandamenti cittadini

Nuovo e duro colpo inflitto durante la notte alla mafia palermitana. La Squadra mobile di Palermo, sotto il coordinamento della Direzione distrettuale antimafia, ha eseguito una vasta operazione che ha interessato diversi mandamenti cittadini, in particolare quello della Noce. L’intervento, diretto dagli investigatori guidati da Antonio Sfameni, ha portato all’esecuzione di cinquanta misure cautelari emesse dal gip su richiesta della procura coordinata dal procuratore Maurizio de Lucia

. Gli indagati devono rispondere, a vario titolo, di associazione mafiosa, estorsione, intestazione fittizia di beni, associazione finalizzata al traffico di stupefacenti e spaccio di droga.

L’inchiesta rappresenta la sintesi del lavoro congiunto della Squadra mobile, della sezione investigativa del Servizio centrale operativo e del commissariato di Brancaccio. Le indagini hanno permesso di delineare i nuovi equilibri interni al mandamento della Noce, un territorio in cui convivono, come ormai accade da anni, boss di vecchia generazione e figure emergenti capaci di muoversi con agilità negli affari illeciti più redditizi. È un ritorno in un mandamento già colpito pochi mesi fa da un’altra operazione, segnale che testimonia quanto l’organizzazione mafiosa continui a ristrutturarsi e a mantenere un controllo saldo sulle attività economiche del quartiere.

Secondo gli investigatori, negli ultimi mesi non sono mancate tensioni interne, descritte come vere e proprie fibrillazioni, poi ricomposte in nome della gestione degli affari. La logica di Cosa nostra resta immutata: si privilegia sempre la continuità delle entrate e la conservazione del potere economico. In questo scenario, gli operatori commerciali continuano a essere sottoposti al pizzo, un’imposizione che rimane un pilastro finanziario per il mandamento e una forma di controllo sociale radicata nel territorio.

Parallelamente, l’indagine ha offerto un quadro dettagliato delle attività legate al traffico di stupefacenti. Gli investigatori hanno ricostruito una rete di approvvigionamento e distribuzione di cocaina e hashish che collega Palermo alla Campania, con ramificazioni in provincia di Trapani e con punti di interesse anche nell’area di Catania. Le piazze di spaccio individuate dagli inquirenti non sono solo fisiche ma sempre più digitali. Gli ordini delle sostanze avvenivano anche attraverso Telegram, una modalità che ha permesso alla rete criminale di ampliare il bacino di utenza e rendere più difficili i tracciamenti. Nonostante ciò, gli investigatori sono riusciti a risalire ai responsabili e a disarticolare il meccanismo che alimentava un mercato in costante espansione. Gli arresti, oltre alla Noce, sono stati eseguiti nei quartieri di Brancaccio, Sperone e Bonagia.

I nomi degli arrestati

22.7 C
Palermo

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