domenica, 2 Novembre 2025
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Era professore ordinario di Elettrotecnica

Lutto per Renato Schifani, è morto il fratello Rosario: docente e ricercatore all’Università di Palermo

È morto a Palermo, all’età di 78 anni, Rosario Schifani, fratello del Presidente della Regione siciliana, Renato Schifani. La notizia è stata appresa dall’Adnkronos e ha destato profonda commozione nel mondo accademico e istituzionale.

Professore ordinario di Elettrotecnica presso l’Università degli Studi di Palermo, Rosario Schifani ha dedicato oltre quarant’anni alla didattica e alla formazione di generazioni di studenti. Parallelamente all’attività di insegnamento, si è distinto per un’intensa produzione scientifica, con numerose pubblicazioni internazionali che hanno dato grande visibilità all’ateneo palermitano.

Determinante il suo contributo nel campo della ricerca: grazie al suo impegno, presso il Dipartimento di Ingegneria Elettrica, Elettronica e delle Telecomunicazioni dell’Università di Palermo è stato istituito e sviluppato il Laboratorio Dielettrici, divenuto nel tempo un punto di riferimento a livello europeo.

La figura di Rosario Schifani resta legata al rigore accademico, alla passione per l’insegnamento e al costante investimento nella ricerca scientifica, valori che lo hanno reso un docente apprezzato e rispettato sia dai colleghi che dagli studenti.

Il ricordo del collega Mariano Ippolito

“Oggi apprendo che è andato via il prof. Rosario Schifani. E con lui va via, nel mio sentire, un altro pezzo dell’univesita’ che ho scelto, tantissimi anni fa. Un’università di figure strane, nettamente fuori norma. L’ho conosciuto come docente, ne ho avuto grande stima e considerazione. L’ho conosciuto da ricercatore, sempre chiuso in quel laboratorio a lavorare sui dielettrici. Per anni ho studiato/lavorato in una stanza attigua a quel laboratorio, mi sembra ancora di sentire lo sgancio d’apertura della sua porta, tutte le volte che qualcuno entrava o usciva. E sento ancora la sua voce, le sue maniere, la sua umanita’ di uomo semplice, appassionato, lontano da clamori e centri di potere, con un enorme senso del rispetto per gli altri, e soprattutto per gli studenti. Poi arrivarono gli anni della malattia, e ancora dopo il periodo della ripresa. Mi raccontava dei suoi successi sportivi, con quel sorriso e quell’orgoglio che io cercavo di alimentare complimentadomi. Con sincero affetto, dandogli del Lei, come il primo di giorno di lezione. Oggi, leggere la notizia della sua scomparsa, associata all’immagine del fratello presidente, mi ha messo un’enorme tristezza. Una doppia dose di tristezza. È andato via Rosario Schifani, appassionato ricercatore, bravissimo docente, uomo di straordinaria umanità”.

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