venerdì, 7 Novembre 2025
Il Quotidiano di Palermo - Testata telematica registrata al Tribunale di Palermo n.7/2025 Direttore responsabile: Michele Sardo

La refurtiva è stata restituita ai legittimi proprietari

Ladri in un noto albergo di Cefalù: sette denunce, tra cui alcuni dipendenti

Cosmetici, articoli da bagno, alcolici, caffè, posate, prodotti per aperitivi, piccoli articoli da arredo giardino: agivano con disinvoltura, sottraendo ogni genere di articolo dalla struttura in cui lavoravano, come se si trattasse di una consuetudine innocua e di poco conto. In realtà era un vero e proprio sistema di furti seriali scoperto dagli agenti della Polizia di Stato del Commissariato di Cefalù.

Sono sette le persone denunciate per furto aggravato in concorso, alcune delle quali dipendenti di una nota struttura ricettiva della cittadina normanna. Le indagini, avviate dopo la denuncia dei responsabili dell’albergo che avevano segnalato ammanchi sempre più frequenti, hanno portato alla luce un meccanismo rodato di sottrazioni che si sarebbe protratto per circa due anni.

I principali autori dei furti sarebbero due dipendenti della struttura, che avrebbero potuto contare sull’aiuto di altri due colleghi e di tre familiari. I poliziotti, dopo un’attenta attività di osservazione, hanno scoperto centinaia di articoli stipati nei bagagliai delle loro auto: cosmetici, prodotti da bagno, bottiglie di alcolici, caffè, posate, articoli per aperitivi e perfino piccoli complementi d’arredo da giardino, tutti provenienti dall’hotel.

Durante le perquisizioni, parte della refurtiva è stata rinvenuta anche in un magazzino nella disponibilità di uno dei dipendenti, mentre altri oggetti trafugati sono stati individuati in due bed & breakfast di Cefalù, riconducibili ad alcuni degli indagati. A rendere inconfutabile l’origine dei beni è stato il logo della struttura ricettiva, apposto su gran parte degli articoli sottratti.

Gli agenti sono riusciti a risalire a questi ultimi elementi grazie a un’attività di monitoraggio delle piattaforme di prenotazione online, dove, nelle fotografie pubblicate per promuovere i b&b, comparivano chiaramente oggetti e accessori prodotti in esclusiva per l’albergo derubato.

Tutta la refurtiva è stata recuperata e restituita alla struttura, che ha potuto così riappropriarsi dei beni sottratti nel corso del tempo. Secondo gli investigatori, parte degli articoli era destinata all’arredo e alla gestione di altre strutture turistiche collegate agli indagati.

Sbalorditiva, secondo la Polizia, è stata la reazione dei responsabili, che avrebbero accolto le contestazioni con un atteggiamento di sorpresa, come se il comportamento tenuto fosse un fatto di poco rilievo.

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