mercoledì, 16 Aprile 2025

Davanti al Panificio di famiglia, per l'ultimo saluto alla 65enne, è successo qualcosa di straordinario

“La luce vince”: addio commosso a nonna Enza, travolta da un’auto a Palermo

«Grande donna e grande nonna. Difficile oggi comprendere, ma la morte non è l’ultima parola». Con queste parole cariche di dolore e speranza, padre Salvo, parroco della chiesa del SS. Salvatore, ha salutato per l’ultima volta Vincenza Lombardo, la donna di 65 anni travolta e uccisa sabato scorso da un’auto in via Portella della Ginestra mentre passeggiava sul marciapiede con i suoi due nipotini.

Una folla composta e commossa ha gremito la parrocchia per stringersi attorno alla famiglia della vittima. Le parole del sacerdote hanno dato voce a un dolore collettivo: «Cristo sconfigge per sempre la morte. Ci dà una grande speranza: la morte è un passaggio a una dimensione nuova, di pace». E ancora: «Umanamente tutto molto difficile, ma alle perplessità Gesù risponde: “Io sono la via, la verità e la vita”».

Vincenza era una nonna amorevole, presente, dedita alla sua famiglia. Il giorno dell’incidente stava semplicemente facendo ciò che faceva spesso: una passeggiata con i suoi nipoti di 3 e 4 anni. La tragedia si è consumata in pochi istanti sotto casa. Una Fiat Seicento, guidata da una giovane insegnante di 25 anni, ha perso il controllo dopo essere rimasta per un po’ incastrata nei dossi del tram. Il mezzo è ripartito all’improvviso dopo una sgommata ed è piombata sul marciapiede. Ha travolto due fioriere, poi la donna e i bambini. Vincenza è rimasta incastrata sotto l’auto. Alcuni presenti hanno dovuto alzare il veicolo per liberarla. I soccorsi non sono riusciti a salvarla. Vincenza Lombardo è morta in ospedale, poco dopo il suo arrivo.

Il nipotino più piccolo è ancora ricoverato all’Ospedale dei Bambini: dovrà essere operato a un occhio a causa di una lesione provocata da una scheggia. Le sue condizioni, seppur stabili, continuano a essere monitorate con attenzione. L’altro è tornato a casa e sta bene.

Il funerale di Vincenza Lombardo

In chiesa, il parroco ha ricordato anche la sofferenza dei bambini e di chi resta: «La sentite vicina nella preghiera. Tutto il quartiere è con voi. La luce, nonostante tutto, vince».

Carro funebre davanti al panificio

Parole che provano a dare conforto a chi resta, che oggi piange una donna semplice e forte, portata via troppo presto da una tragedia assurda.

Le indagini sono ancora in corso per chiarire le dinamiche dell’incidente. Intanto, gran parte dei negozianti del quartiere Romagnolo si è fermata, abbassando le saracinesche in segno di lutto per rendere omaggio a Vincenza Lombardo. Il carro funebre ha raggiunto il panificio della donna e alcuni palloncini che formavano un rosario si sono alzati in volo.

Un volo spezzato dai fili elettrici del tram. I palloncini, per un caso che sembra quasi un segno ultraterreno, si sono fermati all’altezza del balcone di Vincenza, al primo piano del civico 12.

Poi il passaggio del Tram, il filo che si spezza e il volo dei palloncini verso il cielo, salutato da un lungo applauso e da versi di meraviglia. Il quartiere dice addio ad Enza, ma quelle emozioni vissute, quell’ultima carezza, per molti presenti sanno tanto di “arrivederci”.

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