Invasione di campo al Barbera: daspo per tre tifosi

Si tratta di tre tifosi del Palermo, due dei quali minori, sorpresi a scavalcare le recinzioni perimetrali che separano il campo dagli spalti alla fine della gara tra Palermo e Como

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Il Questore di Palermo ha emesso tre provvedimenti di Daspo nei confronti di individui ritenuti responsabili di un episodio di invasione di campo avvenuto durante la partita di calcio Palermo – Como, giocata allo stadio “Renzo Barbera” il 17 febbraio scorso. I provvedimenti rientrano nell’ambito delle attività volte a preservare l’ordine e la sicurezza pubblica durante gli eventi sportivi, con particolare attenzione alla prevenzione di episodi di intemperanza tra le tifoserie e atti di violenza.

Nel dettaglio, i tre tifosi del Palermo, due dei quali minori, sono stati sorpresi mentre scavalcavano le recinzioni perimetrali che separano il campo dagli spalti, poco dopo la conclusione della partita. Il loro intento sembrava essere quello di raggiungere i giocatori. Tuttavia, sono stati prontamente fermati dagli steward e dagli agenti della Digos presenti sul posto, che li hanno denunciati per invasione di campo durante manifestazioni sportive.

In risposta a questo comportamento, la Divisione Anticrimine della Questura ha avviato gli opportuni accertamenti, che hanno portato all’emissione di provvedimenti di Daspo nei confronti dei tre individui coinvolti. Tale misura interdittiva, notificata anche ai genitori dei minori, vieta loro l’accesso agli impianti sportivi del territorio nazionale per un periodo di un anno dalla data di notifica.

La portata dei Daspo emessi è estremamente ampia e riguarda non solo gli impianti sportivi dove si svolgono le manifestazioni calcistiche, ma anche i luoghi di sosta e transito utilizzati dai tifosi per raggiungere tali eventi. Inoltre, il divieto si estende ai centri sportivi utilizzati dalla squadra del Palermo e dalla Nazionale Italiana per gli allenamenti e le competizioni, nel raggio di 500 metri dal perimetro esterno degli stessi.

È evidente che tali provvedimenti sono volti a garantire la sicurezza pubblica e a prevenire episodi di violenza negli stadi e nei loro dintorni. Si tratta di una risposta decisa e proporzionata da parte delle autorità competenti, che dimostra l’impegno nel contrastare fenomeni di intemperanza e violenza legati al mondo dello sport.

È auspicabile che tali misure contribuiscano a promuovere un clima di pacifica convivenza durante gli eventi sportivi, consentendo a tutti di godere appieno dello spettacolo del calcio in un contesto sicuro e sereno.