Il Comune di Carini sta valutando la possibilità di interrompere la circolazione dei mezzi sul ponte che collega la via Luigi Sturzo con la rotonda del Poseidon. Lunedì scorso, come è noto, nell’agglomerato industriale c’è stato un bruttissimo incidente.
“Ho dato mandato ai responsabili degli uffici preposti – dichiara il sindaco Giovì Monteleone – di verificare se ci siano le condizioni di sicurezza per garantire l’incolumità di mezzi e persone e di suggerire a questa amministrazione, a seguito di opportuno sopralluogo congiunto, eventuali provvedimenti da adottare, compresa l’eventuale necessaria chiusura al traffico veicolare della strada, dove in passato ci sono stati anche incidenti mortali”.
Circa 7 mesi fa l’assessore regionale Edy Tamajo ha annunciato un intervento da 8 milioni di euro, da mandare in gara entro dicembre scorso, per riqualificazione dell’area industriale di Carini.
In quella occasione è stato anche spiegato che tra le strade oggetto di intervento dell’area industriale ci sarebbe anche la via Don Luigi Sturzo.
I lavori previsti, inoltre, prevederebbero anche la realizzazione delle rotatorie sulla via Don Luigi Sturzo, dello spartitraffico con barriere new jersey, del rifacimento del manto stradale, dei giunti di dilatazione, dei viadotti e delle barriere di protezione stradale e delle reti di protezione, e ancora la manutenzione dei marciapiedi, delle caditoie stradali e delle opere infrastrutturali, e infine, la sistemazione della segnaletica stradale, orizzontale e verticale, e il completamento dell’impianto di illuminazione stradale e di video sorveglianza che, si ricorda, il Comune ha preso in consegna assumendosene l’onere.
Da allora silenzio. Sollecitiamo la Regione a dare seguito a quell’annuncio dando indicazioni precise sulla gara d’appalto. Inoltre, i collegamenti tra la zona industriale e commerciale di Carini con l’aeroporto e il porto di Palermo si reggono solo sull’autostrada Palermo-Mazara, realizzata 60 anni fa, e sono desueti.
Per questo chiedo un tecnico-politico con la Regione per progettare un nuovo sistema di collegamenti, al passo con i tempi e in grado di gestire il traffico dell’area.