venerdì, 26 Settembre 2025
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Il coro Giovanni Pierluigi da Palestrina di Palermo in trasferta a Roma

Il coro Giovanni Pierluigi da Palestrina di Palermo si prepara a un appuntamento storico: sabato 27 settembre 2025, alle ore 18.45, si esibirà nella Basilica Cattedrale di Sant’Agapito Martire di Palestrina (Roma), nell’ambito delle celebrazioni per i 500 anni dalla nascita del grande maestro della polifonia, universalmente riconosciuto come il “Principe della Musica”.

L’evento, organizzato dalla Fondazione Giovanni Pierluigi da Palestrina, attiva dal 1973 e punto di riferimento internazionale nel panorama musicale, riunirà tre eccellenze corali italiane:

  • l’Ensemble Polifonico “G.P. da Palestrina” di Grosseto, diretto dal maestro Massimo Merone
  • il coro G.P. da Palestrina di Palermo, diretto dal maestro Giosuè D’Asta
  • il coro G.P. da Palestrina di Palestrina, diretto dal maestro Vinicio Lulli

Per il coro palermitano – da oltre quarant’anni legato all’associazione musicale Arturo Toscanini – si tratta della prima esibizione a Palestrina, un invito ufficiale che assume un forte valore simbolico e artistico: far risuonare le composizioni immortali del maestro proprio nella sua Cattedrale, dove egli stesso fu organista e cantore. 

Un traguardo che corona un percorso segnato da prestigiose partecipazioni a festival in Italia e all’estero, e che rappresenta un ulteriore riconoscimento della qualità artistica raggiunta.

IL PROGRAMMA DELL’ESIBIZIONE

Il coro palermitano proporrà un repertorio che attraversa le diverse stagioni creative di Palestrina, tra austerità e intimità, preghiera e luminosa polifonia:

  • Pars mea       
    Versetto delle Lamentazioni (Lam 3,24), destinato al Sabato Santo: “Il Signore è la mia parte, dice l’anima mia”. La polifonia si apre a un timbro sereno e fiducioso: dopo il pianto, la certezza che Dio rimane eredità e sostegno.
  • Recordata est Jerusalem  
    Dal libro delle Lamentazioni (Lam 1,7), destinato al Mattutino del Giovedì Santo. Il testo evoca la desolazione della città santa che ricorda i giorni della sua gloria perduta. Palestrina veste queste parole di una musica intensa e grave, che dà voce al dolore del popolo di Dio.
  • Tua Jesu dilectio     
    Un piccolo inno a tre voci, pubblicato nel 1586, che appartiene alla produzione devozionale di Palestrina. È una pagina intima, tenera, in cui il canto diventa preghiera personale e affettuosa a Cristo. La semplicità della scrittura contrasta volutamente con l’austerità delle Lamentationes, riportando la musica a una dimensione domestica e confidente.
  • Deposuit potentes – Esurientes implevit bonis          
    Due versetti consecutivi del Magnificat, il cantico di Maria che conclude ogni Vespro. Palestrina ne compose diversi cicli, alternando canto piano e polifonia. In questi versetti risuona l’inversione evangelica: i potenti abbattuti e gli umili esaltati; gli affamati saziati e i ricchi mandati a mani vuote. La polifonia, luminosa e tersa, traduce in musica la teologia del rovesciamento annunciata da Maria.
  • Illumina oculos meos        
    Dal Salmo 12(13), “Illumina i miei occhi, perché non mi sorprenda la morte nel sonno”. Palestrina ne propose una versione in polifonia che divenne celebre per la sua struttura canonica: le voci si rincorrono senza fine, in un intreccio apparentemente infinito. La supplica del salmista diventa così un emblema di vigilanza continua, sospesa nel tempo.

TRA PASSATO E FUTURO

La trasferta a Palestrina non rappresenta solo un momento di memoria storica, ma anche un punto di partenza: il debutto segna l’avvio della nuova stagione concertistica 2025/2026, che si aprirà dopo le consuete audizioni annuali per l’inserimento di nuove voci e musicisti nell’ensemble.

UNA LUNGA STORIA DI MUSICA

Fondato nel 1983 dal maestro Giovan Battista D’Asta, il coro G.P. da Palestrina di Palermo si è distinto per la diffusione della grande tradizione polifonica rinascimentale, con particolare attenzione alle scuole Romana, Fiamminga e Veneziana. Accanto a questo repertorio, nel tempo ha abbracciato il gregoriano, la musica barocca e significative pagine sacre dei secoli successivi.

Pur non essendo un coro liturgico in senso stretto, l’ensemble è stato più volte chiamato ad animare solenni celebrazioni nell’Arcidiocesi di Palermo e in Sicilia, imponendosi come formazione concertistica di alto profilo. La sua storia è punteggiata da esecuzioni di rilievo: dalla Via Crucis di Liszt alla Messa del Primo Tuono di Lotti, dalle Sette Parole di Cristo sulla Croce di Gounod al Messiah di Händel, dal Magnificat di Bach al Gloria di Vivaldi, fino al Requiem e alla Messa dell’Incoronazione di Mozart.

Dal 2021 la direzione è affidata al maestro Giosuè D’Asta, che ha dato nuovo impulso all’attività concertistica, in particolare nel Festival di Musica Barocca di Palermo, dove il coro si è distinto per programmi originali dedicati al grande repertorio europeo.

Con oltre quarant’anni di storia, il coro Palestrina è oggi una delle realtà corali più longeve e autorevoli di Palermo: un ensemble che unisce rigore e passione, tradizione e innovazione, offrendo al pubblico esperienze musicali di grande intensità.

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