I pugni di Corini e il 30 e lode di Aurelio – Le pagelle

Voti alti per i rosanero che hanno sconfitto il Südtirol

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formazioni ufficiali Palermo - Como

Pigliacelli 6. “Accanottato” anche dal gol di Ciervo. Urge coppo di sale nella porta sotto la “Nord”. Puntuale negli interventi di ordinaria amministrazione.

Mateju 6. Corini lo farebbe giocare pure con una gamba in trazione e due braccia fratturate. Chiantatissimo in difesa, ogni tanto regala ai tifosi brividi anche con 30 gradi.

Ceccaroni 7. Dietro non sbaglia nulla. Ha il merito di riequilibrare la partita immediatamente ad inizio ripresa. Ceccagol!

Lucioni 7. Altro che “zio”, è il “Sindaco”, il primo cittadino di un reparto che non ha sbavature. Quando scorribanda nell’area avversaria è temibile anche da punta.

Lund 7. Per tutto il primo tempo viaggia avanti e indietro sulla fascia sinistra come un Pendolino. Pendolund!

Dal 13° s.t. Aurelio 7,5. Iscrittosi all’università deve aver fatto in tempo a seguire la lezione su “come segnare allo scadere ad una squadra che pratica l’anticalcio”. 30 e lode!

Stulac 6. Quando non è stressato dagli altoatesini sfodera solo giocate di qualità, ma la difesa del Südtirol è più blindata di un caveau svizzero e le giocate in verticale producono poco.

Dal 13° s.t. Gomes 6,5. È il piccolo Arnold che si trasforma in Tyson. Non tira mai indietro la gamba e se c’è da randellare non si lascia pregare. Esaltante quando cerca addirittura l’aggaddo.

Segre 6,5. Esce dalla contesa solo perché il primo tempo gli porta in dote un giallo pesante. Ma è il solito settepolmoni che ringhia e cafudda su qualsiasi cosa passi dalle sue parti. A volte anche alla palla.

Henderson 6,5. Per puro amore di cronaca c0’è da dire non è che abbia brillato come un diamante da 32 carati… ma è dal sul piedino scozzese che parte l’assist del gol vittoria. Un assist regale. Chivas.

Vasic 5,5. Deve crescere e lo aspettiamo volentieri. Ma è ancora leggerino e difficilmente si colloca in posizioni utili. Procura un assist involontario per il gol di Ciervo.

Dal 13° s.t. Coulibaly 6,5. Prende un giallo quasi col “fratino” ancora indosso. Ciò non toglie che arpioni e sporchi tutti i palloni che arrivano nell’arco di 7 chilometri dalle sue numerose gambe.

Di Francesco 6. Non dà mai punti di riferimento alla difesa del Südtirol, prova per tutta la partita a trovare la giocata decisiva, ma là davanti c’è più traffico che in Via Francesco Crispi quando chiudono una carreggiata del sottopassaggio.

Mancuso 6,5. Del terzetto offensivo è il più pericoloso. Non gioca mai palloni banali ed è sempre sul “pezzo”. Sul gol del pari, è suo l’assist.

Dal 29° s.t. Soleri 6. Invocato dal pubblico come Rocky contro Ivan Drago, non tocca tanti palloni, ma mette a disagio la difesa di Bisoli con la sua fisicità.

Brunori 6. Capisce che stare avanzato è come essere un capretto alla vigilia di Pasqua e allora esce alla ricerca di palloni giocabili. Non segna, ma cerca sempre la giocata con fiducia.

Corini 7,5. Avrebbe avuto un voto alto anche se l’avesse soltanto pareggiata. Questo perché – oltre ad aver azzeccato le mosse giuste – ha abbandonato quel fastidioso aplomb da geometra del catasto (non ce ne voglia la categoria) per un più aggressivo e sfegatato mood da capo ultrà. Vedergli sbattere i pugni per dare la scossa ai suoi è stato a tratti eccitante.