Anche il capoluogo siciliano si è unito questa sera alle mobilitazioni nazionali in sostegno della Freedom Flotilla ma non solo: la protesta nel capoluogo siciliano era anche legata alla realizzazione del Villaggio dell’Esercito. A questo proposito è stato richiesto, fino questo momento pare senza successo, un incontro con il prefetto e con il sindaco . A partire dalle 19, centinaia di persone hanno invaso le strade del centro, dando vita a un corteo che si è fermato alla fine di via Ruggero Settimo, all’incrocio con piazza Castelnuovo.
Sventolando bandiere palestinesi e intonando cori, i manifestanti hanno paralizzato per oltre un’ora la circolazione lungo l’asse principale che collega il centro alla Stazione Centrale. Lunghi rallentamenti si sono registrati anche su via Roma e corso Tukory, con il traffico bloccato per gran parte della serata.



Massiccia la presenza delle forze dell’ordine, soprattutto in prossimità del Villaggio dell’Esercito e nelle aree sensibili, per prevenire tentativi di occupazione dei binari ferroviari come avvenuto in altre città, da Roma a Napoli. Alcuni momenti di tensione si sono verificati proprio nei pressi della Stazione, quando parte del corteo ha cercato di spingersi verso l’area ferroviaria, a seguito dei quali sembrerebbe che una giovane abbia avuto bisogno di assistenza medica.
La mobilitazione palermitana si inserisce nel quadro delle iniziative che oggi hanno attraversato l’intero Paese, da Torino a Bologna, da Napoli a Roma. Intanto i sindacati Cgil e Usb confermano per venerdì 3 ottobre lo sciopero generale nazionale, indetto in solidarietà con la causa palestinese e per denunciare la drammatica situazione di Gaza.