Si fermano oggi anche in Sicilia i dipendenti delle farmacie che aderiscono allo sciopero nazionale proclamato da Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs per chiedere il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro, scaduto il 31 agosto 2024. L’astensione dal lavoro riguarda l’intero turno e coinvolge tutte le province dell’Isola, con manifestazioni organizzate a Palermo e Catania in contemporanea con le principali piazze italiane.
Nel capoluogo siciliano l’appuntamento è fissato in piazza Indipendenza, davanti alla Presidenza della Regione, dalle 10 alle 13. A Catania, invece, i lavoratori parteciperanno a un corteo che partirà da piazza San Domenico e raggiungerà la sede di Federfarma regionale, in via Androne.
La mobilitazione arriva dopo la rottura delle trattative con Federfarma, avvenuta nei primi giorni di ottobre, e dopo il tentativo di conciliazione previsto dalla normativa sugli scioperi nei servizi pubblici essenziali. I sindacati spiegano che la protesta è stata decisa “a seguito dell’atteggiamento di chiusura da parte di Federfarma sul riconoscimento degli aumenti salariali richiesti e su soluzioni normative che tengano conto dell’aumento del costo della vita, nonché delle professionalità e del contesto lavorativo delle farmacie”.
Elisa Camellini, Stefano Spitalieri e Ida Saja, segretari generali regionali di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs, sottolineano che “le farmacie sono un presidio sociale e sanitario di prossimità fondamentale per il territorio regionale, anche nei centri abitati di piccole e medie dimensioni, dove spesso non è presente nemmeno la guardia medica. Per queste ragioni, i mancati riconoscimenti, economici e professionali, da parte dei titolari delle farmacie con cui lavorano, lasciano ancora più l’amaro in bocca”.
Secondo le organizzazioni sindacali, il blocco delle trattative e la mancanza di risposte da parte di Federfarma rischiano di aggravare ulteriormente una situazione di tensione che riguarda migliaia di lavoratori in tutta Italia. “Dopo anni di impegno e professionalità, soprattutto durante l’emergenza sanitaria, è inaccettabile che i farmacisti dipendenti restino senza un contratto aggiornato”, dichiarano i rappresentanti sindacali, che annunciano nuove iniziative se non dovessero arrivare segnali di apertura.




