Con delibera consiliare del mese di novembre 2023, a Palermo è stato cambiato il senso di marcia in via Chiavelli e in via Santa Maria di Gesù, mentre la via Falsomiele alta è rimasta a doppio senso di circolazione.
Questo cambiamento ha letteralmente sconvolto la vita dei residenti, come ci racconta il Signor Giovanni che assiste da parecchi anni la moglie disabile, immobilizzata su una carrozzina. Da quando è stato cambiato il piano traffico, la stradina di circa 200 metri che si snoda dalla piazza del Bell’Amore per via Chiarandà, e che sbocca in Via Placido Rizzotto, è diventata troppo stretta e tortuosa per consentire il doppio senso di circolazione.
Su questa stradina, peraltro priva di illuminazione, si affacciano numerose abitazioni, fra cui quella del signor Giovanni, alle prese ogni giorno con i problemi legati alle condizioni di salute della moglie. Per lui é diventato impossibile non solo far fare una passeggiata alla sua compagna di vita, visto che non c’é alcuna possibilità di utilizzare la stradina fra le auto che intasano totalmente la strada, ma finanche accedere con l’auto allo scivolo della propria abitazione per effettuare le complesse manovre per caricare sul mezzo la moglie invalida e la carrozzina, per condurla a fare le necessarie e frequenti visite mediche. Ogni volta che ci prova, infatti, si scatena l’inferno, fra clacson di auto bloccate, urla e imprecazioni di automobilisti inferociti.
“Questa situazione – rimarca il signor Giovanni – é diventata insostenibile. Hanno trasformato questo tratto di strada in un budello caotico e intransitabile. A stento passa un solo mezzo per volta ed i pedoni non possono camminare. Per percorrere pochi metri i residenti, compresi i disabili, impiegano anche 40 minuti, fra i fumi tossici degli scarichi delle auto, che impediscono ai residenti di tenere aperte le finestre. Da questa strada transitano pure camion in controsenso e non si possono immaginare il caos e la bolgia infernale che si creano e che inquinano fortemente l’aria. Le abitazioni, che si trovano a ridosso della strettissima carreggiata, che in alcuni punti è larga non più di 2 metri, si sono trasformate in camere a gas, con grave pericolo sia per la salute che per la sicurezza”.
Il signor Giovanni, già alle prese con i gravi problemi di salute della coniuge, è costretto a sopportare le liti fra automobilisti, le urla e le parolacce per i gravi inconvenienti determinati da questa poco ponderata decisione da parte di chi, sicuramente, non ha ben valutato la situazione reale della zona. Inutili fin qui le proteste, visto che il nostro concittadino ha perfino interessato il Presidente della Circoscrizione che, per potere sollevare il problema nelle sedi opportune, gli ha richiesto una raccolta firme, almeno cento, fra residenti. “Come se il problema non fosse sufficientemente documentato – commenta il cittadino e conclude -. Nessuno ha fino ad oggi mosso un dito per cercare di aiutare chi si trova a sopravvivere dentro ad un incubo”.