martedì, 15 Aprile 2025

Nel cast il soprano palermitano Desirée Rancatore nel ruolo di Adina

L’elisir d’amore incanta al Massimo, tra ironia, malinconia e magia scenica

Un’opera che attraversa il tempo, capace di far ridere e commuovere allo stesso tempo, torna a incantare il pubblico palermitano. Da venerdì 11 aprile alle ore 20, il Teatro Massimo ospita L’elisir d’amore, il melodramma giocoso di Gaetano Donizetti, nella raffinata regia di Ruggero Cappuccio e con la direzione musicale del Maestro Gabriele Ferro, sul podio dell’Orchestra del Teatro.

“Un capolavoro assoluto della storia della musica e dell’opera comica ottocentesca, straordinariamente innovativo sia per gli aspetti musicali che drammaturgici”, ha dichiarato Cappuccio, regista, scrittore e intellettuale tra i più autorevoli del panorama teatrale italiano. La sua visione registica ha scelto una messa in scena astratta, dominata da cromatismi vividi che evocano il mondo agreste dell’opera. “Una messa in scena che rivendica una sospensione del tempo per un’opera non di oggi, non di ieri, non di domani, ma un’opera di sempre, e questo è il destino dei classici”.

La prima serata è stata dedicata alla memoria del maestro Roberto De Simone, figura cardine della musica italiana recentemente scomparsa. “Ci sono compositori che inventano delle opere e compositori che riescono a creare dei mondi – dice Cappuccio – De Simone era un creatore di mondi”.

Composto nel 1832 su libretto di Felice Romani, tratto da Le philtre di Eugène Scribe, L’elisir d’amore è uno dei titoli più rappresentati al mondo. Una commedia romantica e brillante, dove l’amore si intreccia con la beffa e la magia di un elisir fasullo, in grado però di cambiare tutto. Celeberrima l’aria “Una furtiva lacrima”, cavallo di battaglia di tutti i grandi tenori, che nel contesto dell’opera assume una sorprendente leggerezza. “L’elisir d’amore è un’opera musicalmente strepitosa – aggiunge Cappuccio – carica di malinconia e profondità, e allo stesso tempo leggera e giocosa. In natura non vi è nulla che sia drammatico e dove al contempo non ci sia anche qualcosa da ridere, e viceversa”.

Nel ruolo dell’ingenuo contadino Nemorino, troviamo il tenore René Barbera, affiancato dalla palermitana Desirée Rancatore nel ruolo dell’affascinante e indipendente Adina. Nel cast alternativo si esibiranno Galeano Salas e Giulia Mazzola. Completano il cast Vittorio Prato nei panni del sergente Belcore, Paolo Bordogna (e, nelle repliche, Andrea Piazza e Francesco Vultaggio) nel ruolo del venditore di illusioni Dulcamara, e Federica Maggì come Giannetta.

L’allestimento, firmato dal Teatro dell’Opera di Roma, si avvale delle scenografie di Nicola Rubertelli, i costumi di Carlo Poggioli e le luci di Vinicio Cheli. A dirigere il Coro del Teatro Massimo è il maestro Salvatore Punturo. Dopo la prima, il maestro Elia Andrea Corazza sarà alla direzione nelle repliche del 15 e 17 aprile.

In occasione della prova generale di giovedì 10 aprile alle 18:30, il Teatro Massimo ha scelto di sostenere Medici Senza Frontiere, devolvendo l’incasso della serata alla celebre organizzazione umanitaria.

Domenica 13 aprile alle 17:30, in Sala Stemmi, spazio anche ai più piccoli con “Bambini all’opera”, un laboratorio multisensoriale curato da Radici. Piccolo Museo della Natura per avvicinare i bambini dai 6 ai 10 anni al mondo dell’opera.

L’elisir d’amore sarà in scena fino al 18 aprile con i seguenti appuntamenti:

  • Sabato 12 aprile ore 20:00 (Turno F)
  • Domenica 13 aprile ore 17:30 (Turno D)
  • Martedì 15 aprile ore 18:30 (Turno Scuola)
  • Mercoledì 16 aprile ore 18:30 (Turno B)
  • Giovedì 17 aprile ore 18:30 (Turno Opera)
  • Venerdì 18 aprile ore 18:30 (Turno C)

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Palermo

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