A Carini vanno a terra altri sei immobili abusivi, tra cui un insediamento abitativo composto da ben otto casette (alcune prefabbricate e alcune in muratura) che si trova sul lungomare Cristoforo Colombo. Proprio sul lungomare, lunedì scorso le ruspe sono tornate in azione per demolire una villetta, grande circa 100 metri quadrati. Oggi è iniziata la demolizione di una seconda struttura abusiva. Tutto il materiale edile sarà recuperato e conferito in discarica e, a seguire, si comincerà ad abbattere gli altri immobili che si trovano sulla medesima via. Prevista la demolizione di una villetta anche sul lungomare Americo Vespucci.
A realizzare le demolizioni l’impresa SCM Srl di Favara che ha vinto la gara e che dovrà completare l’intervento entro 168 giorni lavorativi, dalla data di consegna dei lavori (11 agosto). Gli abbattimenti sono finanziati al 50 per cento dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e per la restante parte dal Comune. Nel dettaglio la demolizione dei sei immobili è stata inserita in un progetto per la richiesta del contributo del fondo di demolizione del ministero delle infrastrutture e dei trasporti MIT3 che è stato approvato per un importo di 290 mila euro.
“Tutto questo succede mentre – commenta il sindaco Giovì Monteleone – apprendo dalla stampa che in commissione Ambiente all’Ars è passato a maggioranza l’emendamento che sana le case costruite abusivamente sulla fascia costiera fino al 1985. È una follia perché significa vanificare tanto lavoro svolto per ripristinare lo stato originario delle nostre spiagge; è un’ingiustizia nei confronti di chi vuole fruire del mare per la balneazione e anche nei confronti degli stessi abusivi che già hanno subìto le demolizioni. Inoltre istiga i destinatari delle ordinanze di demolizioni a resistere in sede amministrativa rallentando le procedure avviate, con tanta fatica, per ridare il mare alle presenti e alle future generazioni. Voglio sperare che l’assemblea regionale abbia il buon senso di respingere questa provocazione – continua il primo cittadino – nell’interesse dell’ambiente, nell’interesse della Sicilia e dei siciliani per i quali, ricordo, il mare è la principale risorsa di vita e fonte di lavoro. Non si può svendere il territorio e il nostro futuro per un pugno di voti. Ci opporremo con tutti i mezzi e con tutte le forze e in tutte le sedi – conclude Monteleone – a questa scelta scellerata, sicuri che è nostro compito fondamentale difendere il lavoro svolto, la nostra terra, il nostro mare e i siciliani che ci vivono”.
Solo nel 2023 sono stati 168 i provvedimenti restrittivi emessi dall’amministrazione di Carini, tra ordinanze di demolizione, di inottemperanza alla demolizione, di acquisizione al patrimonio comunale e di sgombero. 1280 dal 2015, quando ha avuto inizio la sindacatura Monteleone. Sono invece 303 in totale gli immobili abusivi, ricadenti in zona di inedificabilità assoluta, demoliti in territorio carinese, di cui 178 demoliti dal Comune di Carini e 125 demoliti dai privati responsabili dell’abuso.