lunedì, 27 Ottobre 2025
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Piazza Giulio Cesare

Baracche della stazione nel degrado dopo l’incendio: il quartiere si mobilita per lo smantellamento

Mercoledì 29 ottobre alle ore 11, sit- in di protesta indetto da residenti e commercianti della prima circoscrizione davanti alle baracche di piazza Giulio Cesare, nei pressi della stazione centrale. Il presidente della prima circoscrizione, Antonio Nicolao, chiede intanto al comune di Palermo “la messa in sicurezza a regola d’arte, senza transenne di plastica, ma con transenne da cantiere che non si possono spostare. Contestualmente, la data di smantellamento delle baracche”.

La storia di queste baracche è molto lunga. Prima dell’incendio avvenuto a settembre 2025, si trattava di baracche abusive al cui interno venivano venduti trolley e borse sempre in maniera abusiva. Così come ricorda Antonio Nicolao: “Le baracche verranno smantellate perché passerà il tram – aggiunge – ma non sappiamo quando. Il comune probabilmente ha calcolato che lo smontaggio di queste baracche avvenga nel momento in cui avrà inizio il cantiere per il tram”.

Dopo essere state dissequestrate, le baracche sono diventate a tutti gli effetti un luogo di bivacco. Molte persone che vivono lì fanno uso di sostanze stupefacenti. Un pericolo per l’incolumità di coloro che transitano lì vicino, in particolare per le turiste che ignare dei pericoli rischiano di essere violentate o rapinate.

Prima che le baracche prendessero fuoco, a giugno, i residenti avevano denunciato lo stato di degrado di questa zona, ma nulla è stato fatto. Un’altra richiesta era stata fatta ad Agosto. Anche questa è andata a vuoto. Dopo queste richieste inascoltate, a settembre, qualcuno ha dato fuoco alle baracche con conseguenze poco salutari per i cittadini della zona, visto che all’interno c’era la presenza di eternit.

“Il comune di Palermo attraverso gli assessori di riferimento che sono Forzinetti e Carta – dice Nicolao a Qds – poteva cercare di impegnare il COIME, ovvero il cantiere municipale del comune di Palermo, affinchè venisse una squadra e dedicasse il tempo necessario a mettere dei pannelli metallici in modo tale che nessuno potesse entrare e uscire”.

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