Stanno cercando la verità gli inquirenti che indagano sulla morte di Simona Cinà, 20enne ritrovata cadavere stanotte all’interno di una piscina di una villa di Bagheria. Alcuni particolari della scena esaminata dai carabinieri, come per esempio alcuni graffi sul petto, lasciano adito a sospetti. Su tutti la posizione in cui è stata trovata la ragazza. Simona era supina dentro l’acqua, un particolare ritenuto anomalo visto che in casi di annegamento il corpo tende a girarsi a testa in giù.
Una piscina, tra l’altro, non grandissima e con acqua bassa. All’interno della villa non sarebbero state trovate tracce di alcool. Altra anomalia per una festa in cui erano presenti un’ottantina di giovani 20enni. E poi tracce di sangue.
Uno dei ragazzi che hanno partecipato alla festa in piscina, organizzata da due neo-laureati, durante la quale è morta la ventenne, è stato portato in caserma per il prelievo del dna. Il giovane avrebbe raccontato di aver dato un calcio ad un oggetto per lo choc dopo aver saputo della tragedia e di essersi ferito. Sul sangue, tuttavia, gli investigatori, che indagano sul caso faranno gli opportuni accertamenti.
Chi conosce la ragazza parla di una giovane che amava lo sport, salutista, che non amava gli eccessi. Descrizione che scarterebbe l’ipotesi che Simona fosse ubriaca al momento della morte. In ogni caso, sarà l’autopsia ad accertare anche questa circostanza.