sabato, 19 Aprile 2025

Un intenso momento di riflessione e di memoria per il club palermitano appena promosso in serie D

Athletic Palermo al Giardino della Memoria di Capaci: “Falcone centravanti pool antimafia”

Un calcio alla mafia, con la forza della memoria e dell’impegno civile. È il messaggio forte e chiaro che l’Athletic Club Palermo, squadra di calcio palermitana fresca di promozione in serie D, ha voluto lanciare con la visita al Giardino della Memoria di Capaci, luogo simbolo del dolore e del coraggio, dove quasi 33 anni fa furono barbaramente assassinati il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli agenti di scorta Rocco Dicillo, Antonio Montinaro e Vito Schifani.

Mercoledì pomeriggio, una folta delegazione nerorosa composta da dirigenti, calciatori e calciatrici delle formazioni di calcio a 11, calcio a 5 e del settore giovanile ha preso parte a un intenso momento di riflessione e raccoglimento. A guidare la visita il presidente Gaetano Conte, accompagnato dal sindaco di Capaci Pietro Puccio, dal direttore del MuST23 Dario Riccobono e da Antonio Vassallo, uno dei primi fotografi giunti sul luogo della strage il 23 maggio 1992.

“È obbligo trasmettere la storia”

Ad accogliere la squadra, il sindaco Puccio ha sottolineato il valore simbolico del gesto: “Il gesto dell’Athletic Club Palermo ha un’importanza inestimabile nei confronti di questi ragazzi, molti dei quali nel 1992 non erano ancora nati. È nostro dovere trasmettere la storia e non far morire la memoria. L’Athletic è sempre stato vicino al territorio, e non solo perché gestirà l’impianto sportivo di Capaci: grande merito al presidente e a tutta la dirigenza”.

Gaetano Conte, presidente dell’Athletic Palermo e il sindaco di Capaci Pietro Puccio

Durante l’incontro, la società sportiva ha donato al primo cittadino una maglia ufficiale con la scritta “NO MAFIA”, simbolo dell’impegno quotidiano nel diffondere i valori della legalità e della giustizia anche attraverso lo sport.

“Sensibilizzare i giovani è fondamentale”

“È stato un pomeriggio toccante – ha dichiarato il presidente Gaetano Conte – Da siciliani, conoscere le nostre radici e ricordare gli eroi che hanno dato la vita per combattere la mafia è fondamentale. I giovani devono essere sensibilizzati, ed è nostro compito farlo anche attraverso il linguaggio universale dello sport”.

“Il Pool antimafia? Una squadra, con Falcone centravanti”

A emozionare la squadra con le sue parole è stato anche il fotografo Antonio Vassallo, che ha condiviso una potente metafora sportiva per spiegare il valore del lavoro del Pool antimafia: “Il Pool, come una squadra di calcio, lavorava in gruppo, coralmente. E come quando si gioca a pallone sapevano che qualcuno di loro poteva farsi male, ma la partita non si sarebbe fermata… Quel Pool vinse il campionato, e Falcone ne era il suo centravanti!”

Un’immagine semplice, diretta, capace di arrivare al cuore dei più giovani, legando la passione per il calcio al senso profondo della giustizia e della responsabilità civile.

La visita si è conclusa con il cammino silenzioso verso la Casetta No Mafia, tappa finale di un percorso che ha unito sport, storia e impegno civile.

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