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domenica, 14 Luglio 2024

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Arrestati tre palermitani: rapinarono una banca a Ferrara con sequestro

CronacaArrestati tre palermitani: rapinarono una banca a Ferrara con sequestro

Un furto che fruttó ai ladri un bottino di 60mila euro in contanti e 250mila euro in preziosi e gioielli

Ordinanza di custodia cautelare in carcere, eseguita dai carabinieri di Ferrara, per tre palermitani, rispettivamente di 49, 51 e 54 anni, a conclusione di un’indagine su una rapina con sequestro di persone avvenuta il 12 settembre 2022 presso la filiale della Banca Centro Emilia di via Porta Romana, nel capoluogo estense. Al momento dell’esecuzione dell’ordinanza, tutti e tre gli uomini si trovavano già detenuti a Bologna, Trapani e Palermo. Sono considerati tre dei quattro autori di una rapina che ha fruttato loro un bottino di 60mila euro in contanti e 250mila euro in preziosi e gioielli. Il quarto uomo indagato è ancora irreperibile ed è attualmente ricercato.

L’operazione criminale ebbe inizio verso le 7.45 del mattino. Mentre la direttrice stava aprendo la filiale, i tre rapinatori si introdussero dalla finestra del bagno che si affacciava sul cortile sul retro della banca. Le inferriate di questa finestra erano state divelte la notte precedente. Anche se scattò l’allarme, la direttrice inizialmente lo considerò un falso contatto elettrico.

La donna fu aggredita e immobilizzata dai membri della banda, che erano armati e avevano il volto coperto. Nei minuti successivi, due dipendenti e tre clienti (tra cui una donna incinta) furono bloccati, derubati dei loro telefoni cellulari e immobilizzati con fascette da elettricista, prima di essere portati in uno sgabuzzino dove era già presente la direttrice. Dopo aver saccheggiato la banca, i rapinatori fuggirono.

L’azione criminale fu scoperta solo alle 10 quando un cliente entrò nella banca, la trovò deserta e chiamò i carabinieri. Gli investigatori analizzarono numerosi filmati registrati dalle telecamere di videosorveglianza della banca, identificando un uomo che si aggirava all’interno fingendosi un cliente e tenendo il cellulare in posizione verticale, nascosto da un giornale. Questa persona fu identificata come il palo della banda, che è ora stata smantellata dalle autorità.

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