Non c’è pace per il quartiere dell’Arenella che per la seconda notte in una settimana è stata svegliata da un incendio e dalle sirene dei vigili del fuoco. Intorno all’una di notte il furgoncino attrezzato per la vendita di panelle e crocchè è stata avvolta dalle fiamme. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri e i Vigili del Fuoco. Un episodio che mette in allarme il quartiere, e che fa il paio con l’esplosione avvenuta tra l’11 e il 12 giugno che ha distrutto la gelateria Dolce Brivido.
Il mezzo, parcheggiato in piazza Tonnara, per chi conosce la zona a Punta di Mastrupiddu, nella discesa che porta alla banchina, è stato completamente distrutto dal rogo. All’interno era presente una bombola di gas utilizzata dall’ambulante per friggere. Fortunatamente non si sono registrati esplosioni e non ci sono stati feriti. Le fiamme hanno anche parzialmente danneggiato un’auto che era posteggiata vicino al furgoncino.
Resta da chiarire l’origine dell’incendio. Non è ancora possibile stabilire se si sia trattato di un corto circuito, di un guasto o di un gesto doloso. I militari hanno avviato un’indagine e stanno acquisendo le immagini delle telecamere di sorveglianza presenti nella zona.
Il rogo ha immediatamente fatto scattare l’allarme tra i residenti, già provati dagli eventi delle ultime ore. Il sospetto è che possa trattarsi di un altro episodio intimidatorio, magari collegato all’ambiente del racket.
“Il secondo incendio nel giro di pochi giorni ci allarma, bisogna tenere alta la guardia contro tutti questi episodi che non fanno altro che aumentare le tensione e il senso di insicurezza nei cittadini”. Ad affermarlo è Federica Badami segretaria generale Cisl Palermo Trapani, dopo aver appreso dell’ennesimo incendio avvenuto nel quartiere Arenella, in piazza Tonnara, dove è andato a fuoco un chioschetto di street food, dopo quello che nei giorni scorsi aveva distrutto una gelateria. “Siamo vicini a chi ha subito questi episodi, siamo certi che rialzeranno la testa. Servono maggiori controlli, un presidio costante delle forze dell’ordine, sono momenti in cui lo Stato deve far sentire la sua presenza, perché è nel senso di abbandono che cresce l’illegalità e non possiamo mai più ripiombare in un clima di tensione, violenza e intimidazione che in passato ha impedito la rinascita, nel segno della legalità, della nostra città. Bisogna reagire subito e fermare questa deriva”.