venerdì, 19 Dicembre 2025
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Ironia, pop surrealista e messaggi sociali

Al “Centro d’arte Raffaello” tre opere di Angelo Accardi, nome di punta della scena contemporanea

Uno dei più prestigiosi esponenti internazionali dell’arte contemporanea entra nel novero dei talenti in mostra al “Centro d’arte Raffaello”. Si tratta di Angelo Accardi, interprete di un pop surrealista dalla forte identità visiva, il cui percorso culturale è contrassegnato da mostre personali, partecipazioni a esposizioni all’estero e presenza nell’ambito di importanti collezioni, sia pubbliche che private.

La galleria palermitana ospita, nella sede di via Emanuele Notarbartolo 9/E, tre opere: rare serigrafie polimateriche della celebre serie “Misplaced”, tra i lavori attualmente più ricercati dal pubblico di collezionisti.
La presentazione, arricchita dall’intervento del critico d’arte Tanino Bonifacio, è avvenuta in anteprima nei giorni scorsi a Palermo, negli spazi di “Quattroventi Comfort Food”.

“Accolgo con entusiasmo – afferma il direttore artistico Sabrina Di Gesaro  – l’ingresso in galleria di Angelo Accardi, nome di punta della scena contemporanea e interprete di un linguaggio unico”.  “L’acquisizione – sottolinea – rappresenta un’esclusiva di rilievo per la galleria, che continua a distinguersi per lo sguardo attento rivolto al panorama artistico internazionale e per una selezione di opere rare, di grande interesse per gli intenditori”.

Le tre serigrafie polimateriche su cartoncino – edizioni limitate a cinquanta esemplari ciascuna, contraddistinte dalla numerazione romana – appartengono al ciclo più emblematico di Angelo Accardi, tra ironia e citazionismo colto. Lo sguardo sul contemporaneo si intreccia alla cultura visuale e all’immaginario pop: ne viene fuori un dialogo acuto e pungente, stratificato tra linguaggi diversi.

Lo stile dell’artista, basato su collage, sovrapposizioni pittoriche e scritture gestuali, indaga il ruolo dell’immagine nella società contemporanea e la complessità attuale, tra rimandi continui, sovrapposizioni culturali e contraddizioni visive. “Misplaced 2014” è il titolo della prima composizione, che riflette il paradosso dell’indifferenza. Gli iconici struzzi di Angelo Accardi si collocano davanti a una celebre opera murale di Keith Haring, sulla quale campeggia la frase “Ignorance = Fear, Silence = Death”.

Il messaggio sociale di Keith Haring contro l’indifferenza e l’ignoranza, trova un’eco ironica nella presenza degli animali che, simbolicamente, scelgono di “non vedere”. Angelo Accardi mette così in relazione l’attivismo visivo dell’artista statunitense con il presente collettivo, dominato da rumore e superficialità, invitando lo spettatore a interrogarsi su ciò che preferisce ignorare. In “Misplaced 2017”, titolo della seconda opera, gli struzzi attraversano la celebre Fifth Avenue di New York, generando uno scarto irridente tra l’immaginario urbano americano e l’elemento surreale tipico dell’artista: un cortocircuito visivo che sottolinea la tensione tra icone globali e narrazione personale. 

In “Misplaced 2018”, la terza opera, l’artista conduce l’osservatore all’interno di un elegante interno borghese dove gli struzzi si aggirano tra alcuni capolavori della storia dell’arte di Gustav KlimtDiego Velázquez e Caravaggio, con il suo San Girolamo che scrive. Angelo Accardi costruisce qui un raffinato gioco di rimandi artistici: gli struzzi irrompono con il loro tono grottesco, destabilizzando l’armonia museale e sottolineando come l’arte, pur sacralizzata, resti un territorio vivo dove passato e presente si contaminano. Le tre opere di Angelo Accardi sono esposte in permanenza nella sede palermitana del “Centro d’arte Raffaello”, in via Emanuele Notarbartolo 9/E e sono inoltre disponibili online attraverso il sito della galleria www.raffaellogalleria.com

Nato nel 1964 a Sapri in Campania, Angelo Accardi ha sviluppato fin da ragazzo una profonda sensibilità nei confronti dell’arte figurativa e della tradizione pittorica italiana. Studia presso l’Accademia di Belle Arti a Napoli ma non consegue il diploma accademico perché preferisce intraprendere un percorso autonomo di ricerca. Apre il suo primo studio personale nei primi anni Novanta a Sapri in provincia di Salerno e da lì parte una carriera che lo porterà lontano, con esposizioni in Italia e all’estero sempre sulla scia di percorsi narrativi estremamente contemporanei. Nell’arco della sua produzione, le tematiche pittoriche si evolvono dalla figura umana all’astrazione fino ad arrivare a vere e proprie sperimentazioni nella scultura marmorea ispirate ai classici greci e romani. A partire dagli anni Novanta, inoltre, intraprende una ricerca figurativa ad “alto contenuto sociale” in cui raffigura visioni urbane o interni di case come scenari che fungono da sfondo a presenze evocative. Tra le tappe più significative della carriera di Angelo Accardi, la partecipazione con la sua collezione “Misplaced” al Padiglione Italia della cinquantaquattresima Biennale di Venezia nel 2011. La sua carriera si è sempre più connotata in grande ascesa ed espansione all’estero, con la presenza a importanti fiere nel mondo ed entrando nelle gallerie e nelle collezioni private più prestigiose nel panorama artistico contemporaneo.

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