La scuola in ospedale rappresenta uno dei pilastri fondamentali nell’ambito della cura e del sostegno psicologico dei bambini e dei ragazzi ricoverati. L’istruzione diventa un faro di normalità e crescita durante un periodo di difficoltà e disagio, fornendo non solo conoscenze didattiche ma anche un sostegno emotivo prezioso.
In questo contesto, oggi 22 dicembre 2023, presso l’U.O. di Ematologia con Talassemia A.R.N.A.S. Ospedali Civico e Benfratelli – G. Di Cristina- Maurizio Ascoli- di Palermo, sotto la guida del primario dirigente il Dr. Giovan Battista Ruffo, ha ospitato un evento straordinario, concludendo un progetto che ha coinvolto bambini e bambine degenti e coetanei provenienti dall’ICS Lombardo Radice, istituto guidato dal Dirigente Scolastico Dott. Francesco Paolo Camillo.
Questi piccoli pazienti, di età compresa tra i 3 e i 13 anni, hanno partecipato attivamente alle iniziative proposte dai docenti della scuola in ospedale del plesso “Ismett-Civico”, affiancati dal coro di alunni provenienti dal Plesso Mazzini di scuola secondaria di primo grado e guidato dal prof. Leonardo Alaimo.
È meraviglioso vedere come l’evento al reparto di Talassemia, abbia dato vita a un momento straordinario di condivisione e inclusione. La scuola in ospedale si è rivelata ancora una volta una risorsa preziosa nel percorso di questi bambini, offrendo loro un’opportunità unica di apprendimento e sostegno emotivo. I bambini degenti e i ragazzi del Mazzini oggi hanno creato un legame speciale, superando ancora una volta le barriere della malattia e dell’ambiente ospedaliero.
Attraverso la magia delle arti e la condivisione delle emozioni suscitate dal racconto de “Il Piccolo Principe” di Antoine De Saint-Exupéry, hanno trasmesso un messaggio universale di amicizia e inclusione.
L’evento non ha coinvolto solamente alunni e alunne, ma ha visto la partecipazione attiva del personale sanitario e degli insegnanti della scuola in ospedale ed ha permesso ai partecipanti di vivere un’esperienza arricchente che ha lasciato un segno profondo nei cuori di coloro che vi hanno preso parte.
Ha mostrato come, anche in un ambiente ospedaliero, sia possibile alimentare la speranza, la gioia e il benessere emotivo, offrendo ai bambini non solo cure fisiche, ma anche la possibilità di crescere e imparare nonostante le avversità, dono inestimabile.