In un Palermo dalle grandi stelle ce n’è una che sta brillando in maniera sfavillante: è Leonardo Mancuso. Perchè i numeri, spesso algidi e snocciolati meramente a fini statistici, nel caso dell’attaccante ex Como parlano di un calciatore che nella squadra di Corini sta avendo un peso specifico di valore assoluto.
In questo torneo di serie B 2023-2024, sono finora sette le presenze registrate da Mancuso, di cui solo una da titolare. Un impiego complessivo di quasi duecentoventi minuti che, dati alla mano, grazie alle tre reti messe a segno, fino a questo momentovsignifica la media stratosferica di un gol ogni settanta minuti circa. Ce n’è per tutti i gusti: gol decisivi (vedi Ascoli in pieno recupero), gol per mettere in ghiaccio le partite (Modena, sempre, nei minuti oltre il novantesimo) o gol per creare i presupposti di clamorose rimonte (vedasi l’ultima in casa contro lo Spezia).
Roba da far tremare i polsi, soprattutto se al bottino di realizzazioni si sommano gli assist decisivi forniti ai compagni nei pochi minuti giocati (uno scavetto delizioso a lanciare Brunori per la rete del 3 a 1 a Venezia ed un passaggio decisivo a Ceccaroni per il gol del pari momentaneo del Palermo contro il Südtirol).
Mancuso non è un bomber di scorta, non è un panchinaro di lusso o un calciatore part-time. Corini sa di avere a disposizione un professionista, un attaccante di razza, completo in tutti i suoi fondamentali e capace di ricoprire praticamente tutti i ruoli là davanti. Ha l’esperienza giusta per capire che la stagione è lunga e che un calciatore come lui può fare la differenza in questa squadra. E, in questo libro chiamato campionato, Leo Mancuso è già pronto a mettere la sua firma su pagine tutte da leggere. Pagine rosanero, ovviamente.