Da qualche giorno i frantoi siciliani hanno riaperto e stanno lavorando a gran ritmo. Se si guarda il dato nazionale si nota che rispetto al 2022 la produzione è aumentata del 28%. Non in Sicilia, dove a causa delle piogge scarse il dato è rimasto pressoché invariato. Numeri che però variano di zona in zona. I prezzi, a prescindere dalla quantità di olive raccolte, sono comunque in rialzo.
I prezzi al dettaglio dell’olio extra vergine d’oliva si aggirano tra gli 8 e i 10 euro al litro, con un rialzo di circa il 20% rispetto allo scorso anno. Questo aumento è dovuto a diversi fattori, tra cui l’aumento dei costi di produzione e la guerra in Ucraina. Si tratta di prezzi base, perché a seconda del tipo di lavorazione (biologico, estrazione a freddo, tipo di filtrazione, etc), il costo dell’oro verde siciliano può variare e arrivare anche a 15-18 euro al litro. Un aumento notevole rispetto al passato, che peserà certamente sulle tasche dei consumatori, che hanno già notato gli incrementi vertiginosi dell’olio venduto sugli scaffali dei supermercati.
Olio e fabbisogno italiano
Nel sud d’Italia, soprattutto in Puglia, in Calabria e in Sicilia, si produce la maggior parte dell’olio italiano. Una produzione nazionale che riesce a coprire il 50% del fabbisogno. Un gap che viene colmato con l’importazione di olio dall’Europa e da altri Paesi. La differenza di prezzo allo scaffale, tra un olio prodotto interamente in Italia e uno miscelato con olio di provenienza estera è notevole. E, come sempre accade, quel che spendi mangi.
L’oliva siciliana
Nella nostra regione abbiamo la Nocellara del Belice, la Tonda Iblea, la Biancolilla e la Moresca. La Nocellara del Belice è la varietà più diffusa, e produce un olio dal sapore fruttato e intenso. La Tonda Iblea è una varietà autoctona della Sicilia sud-orientale, e produce un olio dal sapore fruttato e delicato. La Biancolilla è una varietà precoce, e produce un olio dal sapore fruttato e leggero. La Moresca è una varietà tardiva, e produce un olio dal sapore intenso e piccante.
I consigli per scegliere l’olio extra vergine d’oliva
L’origine: è preferibile scegliere un olio extra vergine d’oliva prodotto in Italia, meglio ancora se in Sicilia.
La cultivar: ogni varietà di olive produce un olio con un sapore e un aroma caratteristici. E non tutti abbiamo gli stessi gusti.
Il metodo di produzione: l’olio extra vergine d’oliva migliore viene prodotto a freddo, entro 24 ore dalla raccolta delle olive.
La data di scadenza: spesso non è indicata, soprattutto quando si compra al frantoio, ma anche l’olio extra vergine d’oliva ha una durata di conservazione massima che dovrebbe essere di circa un anno.