giovedì, 11 Dicembre 2025
Il Quotidiano di Palermo - Testata telematica registrata al Tribunale di Palermo n.7/2025 Direttore responsabile: Michele Sardo

Il sindaco e alcuni docenti affermano che la scuola deve promuovere cultura di pace e non attività legate alla promozione militare

Visita scolastica in una caserma: la Flc Cgil si oppone ritenendola contraria ai valori di educazione di pace

Al rientro dalle vacanze natalizie, per gli alunni delle ultime classi della scuola secondaria “Biagio Siciliano-De Gasperi” di Capaci si prospetta a gennaio una visita alla caserma Turba di Palermo, per un open day sull’esercito italiano. La direzione scolastica ha inviato una circolare a docenti, studenti e famiglie delle terze classi, invitando gli alunni a partecipare.
Sulla vicenda manifestano le loro perplessità la Flc Cgil Sicilia e la Flc Cgil Palermo. “La nostra organizzazione, non avendo nulla da dire sull’Esercito Italiano in quanto istituzione pubblica, e men che mai sui lavoratori dell’esercito, da rispettare e tutelare proprio in quanto lavoratori, al di là del settore di impiego, ribadisce chiaramente la propria contrarietà a iniziative didattiche e pedagogiche che prevedano la partecipazione di studenti a Open Day dedicati alla scoperta delle attività, dei mezzi e delle professionalità dell’Esercito Italiano”.

A dichiararlo sono i segretari generali della Flc Cgil Sicilia e della Flc Cgil Palermo Adriano Rizza e Fabio Cirino, interpellati dal sindaco di Capaci, Pietro Puccio che, con una lettera, indirizzata a diversi destinatari, ha preso posizione ed espresso tutta la sua preoccupazione per l’iniziativa dell’Istituto comprensivo a indirizzo musicale del paese del palermitano.
“Esprimiamo la nostra preoccupazione e accogliamo le riflessioni espresse dal sindaco di Capaci e le contrarietà all’iniziativa manifestateci per via informale da parte di alcuni docenti dell’istituto – dichiarano Adriano Rizzar Fabio Cirino – Ravvisiamo in ciò l’inopportunità legata nel merito ai contenuti, al contesto storico sociale contemporaneo e all’età degli alunni frequentanti la scuola secondaria di primo grado. La scuola italiana ha come compito precipuo quello di promuovere la creazione di società pacifiche e inclusive e, come sancito dall’articolo 11 della nostra Costituzione, quello di promuovere in ogni forma e modo una cultura di pace, tanto più in un momento come questo dominato da scenari di guerre diffuse e tragiche. La cultura della pace, dell’antifascismo e di una scuola democratica e inclusiva sono alla base della Costituzione, e a questi valori si ispirano le lavoratrici e i lavoratosi della scuola”.

“Attività del genere – proseguono i segretari Flc Cgil Palermo e Flc Cgil Sicilia – sempre più diffuse su tutto il territorio nazionale, possono generare, anche involontariamente, informazioni distorte e orientate sul terreno di promozione di attività militari che nulla hanno a che vedere con gli spazi educativi e formativi dei nostri studenti. La scuola deve formare cittadine e cittadini consapevoli, promuovendo cultura della pace, della cooperazione, del dialogo interculturale e della legalità democratica. A ottobre come Cgil ci siamo opposti all’allestimento dei mezzi dell’esercito in piazza Politeama, a Palermo, dicendo no alla retorica militarista, offensiva nel momento in cui migliaia di persone partecipavano ai cortei per dire no al genocidio in Palestina e al riarmo”.

Flc Cgil Sicilia e Flc Cgil Palermo chiedono di verificare se tali attività, promosse dalla scuola all’interno del percorso di orientamento formativo dell’istituto, rientrino nell’ultimo piano triennale dell’offerta formativa (PTOF) approvato: “Chiediamo al direttore dell’U.A.T. di Palermo, e a chi ricopre attualmente funzioni vicarie all’Usr Sicilia, di verificare l’intera vicenda, anche dal punto di vista dei procedimenti deliberativi propri degli organi collegiali della comunità educante”.

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