In occasione della “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”, il Comando Provinciale dei Carabinieri di Palermo ha illuminato di arancione la propria sede, aderendo alla campagna globale “Orange the World” e dando continuità all’impegno nazionale dell’Arma. Anche quest’anno, infatti, caserme in tutta Italia, insieme a numerosi palazzi istituzionali e luoghi simbolici, si sono
tinte di arancione in un’unica, forte testimonianza collettiva contro la violenza di genere.All’occasione erano presenti il Comandante Provinciale, Generale di Brigata Luciano MAGRINI, il Comandante del Gruppo di Palermo, Colonnello Aniello SCHETTINO, Capitano Gianluca VERDOLINO – referente della rete antiviolenza per la provincia – il personale del Comando e una rappresentanza del Soroptimist di Palermo, partner del progetto “Una stanza tutta per sé”.
Anche all’interno della caserma “Giacinto Carini” sede del Comando Provinciale, ormai da tempo, è attiva una delle stanze di ascolto protetto dedicate alle vittime vulnerabili, parte di un sistema che, a Palermo e provincia, conta sette ambienti protetti: Palermo Centro, Palermo Oreto, Corleone, Capaci, Monreale, Cefalù e Termini Imerese. Luoghi riservati, curati e tecnicamente attrezzati, pensati per mettere le vittime nella condizione di raccontare la propria storia in un contesto sicuro.
A Palermo sono inoltre in servizio diversi ufficiali di polizia giudiziaria specializzati, che fanno parte della Rete Nazionale Antiviolenza istituita dall’Arma nel 2014. Si tratta di operatori appositamente formati, la cui preparazione è stata consolidata presso l’Istituto Superiore di Tecniche Investigative e rafforzata da specifici seminari in collaborazione con il Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi, per un approccio maggiormente competente, empatico e consapevole.
La prevenzione, però, non si ferma negli uffici e nelle caserme. Un pilastro ormai insostituibile è il lavoro svolto con i più giovani; il Comando Provinciale ha infatti promosso, in tutte le 12 Compagnie presenti sul territorio, l’organizzazione di incontri presso gli istituti scolastici superiori, che proseguiranno anche nelle prossime settimane.
Parlare agli studenti di affettività, rispetto, segnali d’allarme e dinamiche relazionali è un investimento sul futuro, perché è nelle scuole che si formano gli adulti di domani e la cultura del rispetto può radicarsi in modo autentico.
L’Arma dei Carabinieri di Palermo rinnova così il proprio impegno quotidiano: proteggere le vittime, prevenire situazioni potenzialmente pericolose, contrastare i cosiddetti “reati spia”, ma anche costruire una società più consapevole, evidenziando inoltre un messaggio chiaro e diretto: denunciare è fondamentale.
Ogni donna che subisce violenza, ogni persona che assiste a situazioni sospette o individua comportamenti che destano preoccupazione, può e deve rivolgersi senza esitazione alle Stazioni dei Carabinieri, che rappresentano il primo punto di riferimento sul territorio. Qui, chiunque busserà, troverà personale pronto ad ascoltare, accogliere e intervenire con competenza e umanità.
Nessuno deve sentirsi solo, e ogni segnale può fare la differenza.




