sabato, 1 Novembre 2025
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L'evento ha ricevuto il supporto del circolo “Vivi Pallavicino” e dell’ente di formazione “UniGalileo” ETS

“L’Arte che unisce”, una collettiva all’insegna dell’inclusività

“L’Arte che unisce” è il titolo della mostra in corso nella prestigiosa cornice di Villa Niscemi, a Palermo.
L’evento culturale è stato fortemente organizzato e voluto dall’artista Annita Borino, tra le più interessanti pittrici del panorama siciliano contemporaneo, con il supporto del circolo “Vivi Pallavicino” e dell’ente di formazione “UniGalileo” ETS.
Tratto distintivo della collettiva, è la partecipazione – per la prima volta – di artisti sia normodotati che sordi, ma anche di giovani talenti delle periferie quali Gabriele Di Gregorio.
Nella sala intitolata a Nicola Scafidi, espongono le loro opere gli artisti Annita Borino, Aurelia CanèAnna TumminelloGabriele Di GregorioGiammaria LandiniGiuseppe MisuracaMassimo CampanellaMauro PecoraroNicoletta MilitelloRosalba BorinoRoberto FaillaKetty Tamburello e Giovanni Arcara.
Nomi che, seppure nelle differenze stilistiche e contenutistiche, sono accomunati dalla sensibilità, dalla creatività e dal talento.

LA PRESENZA DELLE ISTITUZIONI

Il vernissage ha visto la partecipazione di esponenti dell’amministrazione municipale: gli assessori Alessandro Anello e Giuliano Forzinetti, rispettivamente titolari dello Sport e delle Attività produttive, e i consiglieri Sabrina FigucciaDomenico Bonanno e Salvo Imperiale, presidente della quarta Commissione Consiliare per le Attività sociali del Comune di Palermo, che ha concesso agli artisti lo spazio espositivo: non solo per la collettiva, ma anche per il laboratorio inclusivo rivolto ai bambini e ai ragazzi diversamente abili.
A conferma dell’inclusività dell’iniziativa, anche la possibilità, rivolta ai soggetti con ridotta capacità uditiva, di intervenire alla cerimonia di inaugurazione e applaudire il loro amico pittore Giammaria Landini, partecipando attivamente ai saluti e agli interventi grazie al sistema di video comunicazione Elisir, messo a disposizione dalla società omonima attraverso un link di collegamento con gli interpreti lis che hanno tradotto simultaneamente ogni parola in segni, e contemporaneamente tradotto i segni dei non udenti al pubblico.
Un momento particolarmente toccante, come il taglio del nastro.

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