sabato, 11 Ottobre 2025
Il Quotidiano di Palermo - Testata telematica registrata al Tribunale di Palermo n.7/2025 Direttore responsabile: Michele Sardo

È stato deciso dal Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica

Palermo, La Vardera finisce sotto scorta: “Non arretrerò di un millimetro”

«Amici, non avrei mai immaginato che a 32 anni sarei finito sotto scorta per il solo fatto che sto svolgendo il mio ruolo da deputato, ma questo purtroppo è». Con queste parole, affidate ai social, Ismaele La Vardera, deputato regionale e leader del movimento ControCorrente, ha annunciato di essere stato messo sotto tutela dalle forze dell’ordine.

La decisione è stata presa ieri dal Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica presieduto dal prefetto di Palermo, Massimo Mariani, dopo le segnalazioni e le denunce portate avanti dal parlamentare regionale. Il provvedimento prevede l’assegnazione di una scorta che seguirà La Vardera su tutto il territorio nazionale.

«So che è complicato immaginare una quotidianità così – ha aggiunto il deputato –. Faccio fatica a mettere in fila i pensieri, ne prendo atto. Ammetto che mentalmente non è facile. Mi spiace solo per il pensiero e le preoccupazioni che sto dando ai miei cari. Questo però non farà venire meno la mia voglia di continuare a svolgere il mio lavoro senza arretrare di un solo millimetro. Lo devo nel rispetto del mandato che mi avete affidato. So che mi starete vicini, ora più che mai».

Negli ultimi mesi, La Vardera è stato protagonista di una serie di denunce pubbliche riguardanti la gestione dei lidi e delle concessioni a Mondello, tema che ha riportato al centro del dibattito il rischio di infiltrazioni criminali nel settore turistico-balneare. Le sue posizioni sono state ribadite anche nel programma televisivo Lo stato delle cose, condotto da Massimo Giletti, dove ha illustrato i contenuti delle sue inchieste.

A luglio, insieme a Matteo Hallissey, presidente di +Europa, il deputato aveva compiuto un blitz simbolico contro i tornelli installati in uno dei lidi gestiti dalla società Italo Belga, storica concessionaria della spiaggia palermitana. In quell’occasione, i due erano stati affrontati con toni aggressivi da un dipendente, poi identificato poi come nipote del capomafia di Resuttana Salvo Genova. Secondo alcune ricostruzioni, il giovane, incensurato, avrebbe anche ricoperto in passato il ruolo di autista del boss.

Le rivelazioni giornalistiche e le denunce pubbliche hanno acceso i riflettori su un sistema di interessi e connivenze che, secondo La Vardera, continuerebbe a esercitare un controllo occulto su una delle zone più turistiche e simboliche di Palermo. Ora la decisione di assegnargli la scorta certifica la delicatezza della situazione e la percezione di rischio per la sua incolumità personale.

22.7 C
Palermo

Seguici sui social