lunedì, 15 Settembre 2025
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Soldi persi, entusiasmo tradito, dignità calpestata: una vittoria che cancella il maltolto

Discriminati e vincenti: la rivincita dei tifosi rosanero a Bolzano

Un provvedimento inspiegabile, tardivo e profondamente ingiusto. Venerdì, con appena 24 ore di anticipo, il Commissariato del Governo per la provincia di Bolzano ha disposto il divieto di ingresso allo stadio Druso per i tifosi del Palermo residenti in Sicilia. La motivazione ufficiale? Presunti rischi per l’ordine pubblico. La voce che avrebbe innescato la decisione, mai confermata né formalizzata, sarebbe arrivata dallo stesso capoluogo siciliano: possibili scontri tra ultras di curva nord e curva sud.

Una giustificazione che non regge e che non può in alcun modo coprire l’errore clamoroso commesso dalle autorità. Esistono le forze di polizia per evitare disordini. Esiste anche la tessera del tifoso per filtrare esagitati.

Perché bloccare un viaggio quando centinaia di persone, molti di questi non appartenenti a gruppi ultras, avevano già acquistato biglietti aerei e prenotato alberghi? Più di 600 tifosi, che con sacrificio avevano organizzato la trasferta, hanno visto sfumare i propri piani senza alcun rimborso.

Soldi persi, entusiasmo tradito, dignità calpestata. Molti, nonostante il divieto, sono partiti lo stesso. E ieri, nell’albergo che ospitava la squadra di Inzaghi, oltre un centinaio di ultras siciliani si sono radunati per sostenere i giocatori. Nessun incidente, nessuna tensione: solo cori, passione e quella lealtà che da sempre contraddistingue i colori rosanero.

Il provvedimento, a questo punto, appare per quello che è: un atto discriminatorio più che una reale misura di prevenzione sottolineato anche dalla decisione del presidente del Palermo Fc, Dario Mirri, che per protesta e solidarietà ai tifosi, ha deciso di rimanere fuori dal Druso.

A Bolzano si è voluto dare un segnale di forza, ma la realtà ha raccontato un’altra storia. Perché i tifosi del Palermo erano comunque sugli spalti, arrivati da altre regioni italiane. E alla fine la vittoria dei rosanero, netta e meritata, ha cancellato ogni tentativo di mortificazione: 2 a 0 contro il Sudtirol, un successo che suona come una risposta diretta a chi ha cercato di zittire una tifoseria intera. Una doppia vittoria. Discriminati ma vincenti. Anche sulle ingiustizie. Con i fatti e con il cuore.

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