A meno di 48 ore dalla sfida tra Südtirol e Palermo, in programma domenica pomeriggio a Bolzano, è arrivata la decisione che ha gelato l’entusiasmo dei tifosi palermitani che avevano già il biglietto aereo per raggiungere l’Alto Adige.
Il commissario del governo per la Provincia di Bolzano ha vietato la vendita dei biglietti ai residenti in Sicilia, impedendo così la trasferta a centinaia di sostenitori già pronti a seguire la squadra in una delle partite più lontane e complesse del campionato di Serie B.
La misura, motivata genericamente con esigenze di tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica, ha suscitato polemiche per modalità e tempistiche. I circa seicento biglietti del settore ospiti erano stati polverizzati in poco tempo dai tifosi, che avevano organizzato viaggi, coincidenze aeree e pernottamenti a ridosso della gara. Se per i tagliandi dello stadio è previsto il rimborso, restano invece i costi sostenuti per spostamenti e voli, un danno economico significativo che colpisce famiglie e appassionati.
La prima reazione ufficiale è arrivata dal Palermo FC, che in una nota ha espresso «forte amarezza» per il provvedimento: «Il Palermo FC intende esprimere tutta la propria forte amarezza, già manifestata agli Organi competenti, per la tempistica e le modalità di un provvedimento che penalizza i tifosi del Palermo a meno di 48 ore dall’inizio della gara, pur non potendo entrare nel merito dell’ordinanza. I tifosi sono gli unici protagonisti del calcio: per tale ineccepibile ragione è doveroso pretendere un maggior senso di responsabilità nell’applicazione di principi, in coerenza con la necessità diffusa di garantire una partecipazione sempre più ampia degli sportivi italiani in stadi nuovi e all’avanguardia. Privare i tifosi della possibilità di assistere a una partita, non è una soluzione ma anzi, di per sé, la negazione stessa di quegli stessi principi. Ancor più grave se ciò finisce per mortificare chi non ha più il tempo e la possibilità di riparare agli impegni presi».
Il club rosanero ha poi ribadito la propria vicinanza ai sostenitori: «Il Palermo non condivide e non condividerà qualsiasi atteggiamento irrispettoso nei confronti dei sacrifici di famiglie e appassionati, che percorrono migliaia di chilometri investendo tempo e denaro per sostenere la propria squadra del cuore. Ma il cuore vincerà sempre».
Parole dure sono arrivate anche dal sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, che ha voluto manifestare pubblicamente la sua indignazione: «Apprendo con grande amarezza e profonda indignazione la decisione del commissario di Governo di Bolzano di vietare, a poche ore dalla partita Südtirol – Palermo, la trasferta ai tifosi rosanero residenti in Sicilia. Una scelta che considero ingiustificata e irrispettosa, tanto nei modi quanto nei tempi. Non si può accettare che centinaia di tifosi, che avevano già acquistato biglietti aerei, organizzato spostamenti e sostenuto spese significative per seguire con passione e correttezza la propria squadra, vengano trattati in questo modo».
Lagalla ha ricordato come nelle precedenti trasferte a Bolzano non si siano mai verificati incidenti o criticità: «È inaccettabile che il divieto sia stato comunicato con un preavviso così minimo, senza alcuna motivazione concreta legata alla sicurezza pubblica, tanto più che i tifosi rosanero hanno sempre dimostrato senso di responsabilità e grande attaccamento alla maglia, anche in trasferta».
Il primo cittadino ha infine promesso di sostenere ogni azione volta a fare chiarezza: «Sosterrò qualsiasi iniziativa volta a conoscere le motivazioni di questo atto e a fare chiarezza su questa vicenda. Esprimo la mia piena solidarietà a tutti i tifosi del Palermo penalizzati da questa decisione tardiva e immotivata e auspico che in futuro scelte di questo tipo vengano adottate con maggiore attenzione, rispetto e trasparenza. Palermo merita di essere rappresentata in ogni stadio d’Italia, così come i suoi tifosi meritano rispetto per la loro passione e il loro comportamento esemplare».