Una semplice passeggiata serale verso casa si trasforma ogni giorno in un percorso ad ostacoli per chi percorre via Notarbartolo, in particolare nel tratto del ponte della Stazione, sul marciapiede opposto alla chiesa di San Francesco di Sales. A segnalarlo è una cittadina che ogni sera, intorno alle 21.30, rientra dal lavoro e si trova costretta a fare i conti con un problema che definisce “inaccettabile”.
Il rischio di essere investiti dai rider
Secondo il suo racconto, i marciapiedi vengono regolarmente invasi da rider in sella a biciclette a pedalata assistita, spesso lanciati a velocità sostenuta e incuranti del divieto di transito imposto da apposita segnaletica. «La maggior parte di essi – racconta – sono extracomunitari. Sfiorano i passanti sfrecciando in entrambe le direzioni. Più di una volta ho rischiato di essere investita e spesso litigo con alcuni di loro. Qualcuno mi manda a quel paese con frasi incomprensibili e gesti offensivi, qualcun altro finge di non sentire».
Meglio attraversare…
La cittadina spiega di aver provato anche a dialogare con alcuni rider. «Una volta sono riuscita a parlare con un rider che sosteneva che sul marciapiede non fosse vietato il transito delle bici. Gli ho indicato chiaramente il segnale, ma continuava a sostenere la sua tesi balorda». Alla fine, per ridurre i rischi, ha scelto di modificare il proprio percorso e attraversare sul lato opposto della strada. Una soluzione che però ritiene ingiusta: «Mi sembra assurdo dover cambiare marciapiede per la prepotenza di chi se ne infischia delle regole e della civiltà. Il marciapiede dovrebbe essere uno spazio sicuro per i pedoni».
Rider senza regole: un’abitudine diffusa in città
La sua segnalazione punta il dito contro un problema di sicurezza urbana che non riguarda solo il ponte di via Notarbartolo ma che si ripete in diverse zone della città, dove bici, monopattini e perfino scooter vengono utilizzati sui marciapiedi. In barba alle regole del codice della strada. Una condotta che mette a rischio non solo i pedoni, ma anche gli stessi conducenti dei mezzi.
«Spero che la mia denuncia arrivi a chi di dovere – conclude la donna –. Quel tratto di strada in questione è piuttosto buio e, continuando così, prima o poi potrebbe succedere qualcosa di grave».