martedì, 26 Agosto 2025
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L'intervista al fotografo Antonio Vassallo, uno dei protagonisti di quella conquista che ci racconta un esempio da imitare

Polemiche sui lidi balneari, a Capaci un modello da imitare nato nel 1988

Quando si parla di lidi balneari si prendono ad esempio litorali come quelli di Forte dei Marmi, Rimini, Cesenatico, di certo molto organizzati e funzionali. Ma c’è un tratto di costa del Palermitano che merita una menzione speciale e che può tranquillamente essere preso da modello. È quello di Capaci. Ma non tutti forse ricordano o sanno che il mare del comune palermitano, per diversi decenni fu inibito ai capacioti e a chi non godeva di alcuni privilegi.

La spiaggia dei privilegiati

Fino al 1989, infatti, il litorale che parte dal Saracen e sale verso ovest, era a uso e consumo di stabilimenti balneari che appartenevano a Cral e a dopolavoro. L’accesso all’arenile e al mare era concesso ad impiegati delle Poste, a poliziotti, a membri dell’esercito, e ad altri professionisti o lavoratori che godevano di sconti e offerte speciali in quanto membri di categorie specifiche. Per fare un bagno o prendere un po’ di sole, se non si apparteneva ad una cerchia convenzionata, bisognava imbucarsi oppure fare amicizia con un postino, con un militare, con un poliziotto o altro lavoratore privilegiato. L’unico spazio lasciato libero era il tratto finale, naturalmente totalmente lasciato all’incuria e al degrado.

La spiaggia libera di Capaci alla fine degli anni '80

I ragazzi dell’88

Fu un gruppo di giovani, quelli che furono definiti i ragazzi dell’88, che riuscirono con determinazione a cambiare le cose, contribuendo, non poco, a far diventare Capaci l’ottimo modello balneare che noi tutti conosciamo. In questi giorni, in cui si parla tanto di spiagge attrezzate troppo care e dopo l’iniziativa del deputato regionale Ismaele La Vardera che con il suo blitz a Mondello è riuscito ad ottenere dall’assessore Giusi Savarino un provvedimento che costringe alla rimozione di tornelli e staccionate da tutti i lidi siciliani, il “modello Capaci” e le lotte che furono portate avanti per concedere il mare a tutti, tornano d’attualità. Un esempio da seguire e, perché no, da imitare.

La spiaggia libera di Capaci alla fine degli anni '80

A raccontare al Quotidiano di Palermo quelle lotte e la nascita di quel modello, è il noto fotografo di Capaci Antonio Vassallo, che nell’88 fu tra i protagonisti di quella conquista che portò, addirittura, all’elezione di un sindaco in rappresentanza di quel gruppo di giovani rivoluzionari. Un primo cittadino, Pietro Puccio, che dopo trentanni è tornato ad essere il primo cittadino di Capaci.

L’intervista ad Antonio Vassallo

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L’intervista ad Antonio Vassallo
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