Si è trasferita da Palermo a Milano «per non incontrare mai più» quando verranno liberati i suoi stupratori, ma anche perché veniva additata nel capoluogo siciliano persino dai bambini per strada che la riconoscevano come “una indegna”.
È una Asia Vitale – vittima due anni fa di uno stupro di gruppo organizzato da sette ragazzi al Foro Italico di Palermo – che vuole cambiare totalmente vita quella intervistata da Gioacchino Gargano e Santiago Megna nel corso dell’ultima puntata di Lo Sperone Podcast, disponibile su YouTube al seguente link .
Nel corso dell’intervista Asia Vitale, oltre a ricordare di quella maledetta sera, ha raccontato di essere stata abusata sessualmente a 3 anni dal padre «che non era il mio vero padre, visto che sono nata con la fecondazione assistita», ma anche da un cugino. E ancora: le esperienze con l’eroina, il crack, la cocaina e l’aneddoto di quella volta che «strafatta a Ballarò» è stata raccolta per strada e salvata da una prostituta.

Al centro dell’intera puntata – che per le dichiarazioni fatte da Asia Vitale è un pugno allo stomaco per tante femministe che hanno manifestato per lei «perché quei ragazzi, dopo che mi hanno violentato, se non mi avessero abbandonato per strada, non li avrei denunciati» – c’è la mancanza di affettività e di ricerca della trasgressione, che oggi la vittima dello stupro di Palermo sfoga con l’avere aperto un profilo sulla piattaforma Onlyfans. «Perché – ha dichiarato – se tanti hanno visto il mio corpo nudo e violentato gratuitamente con i video circolati sui telefonini, non vedo perché io oggi non debba fare del mio corpo stesso uno strumento di vetrina a pagamento. Bisogna sapere distinguere il sesso consenziente, rispetto alla violenza e al trauma che ho subito. Io poi ho cercato di fare dei lavori normali, ma venivo solo sfruttata».
E il futuro? Asia Vitale intanto si è trasferita a Milano e non vuole tornare a vivere a Palermo per non incontrare, quando verranno liberati, i suoi violentatori. L’obiettivo futuro è trasferirsi all’estero, farsi dimenticare e diventare una personal trainer. Intanto, comunque, c’è anche la trattativa in corso con una piattaforma televisiva per girare una docufiction che la riguarda.
Lo Sperone podcast nasce da una idea di Gioacchino. Il titolo è un omaggio a un quartiere di Palermo, ma anche allo “sperone” come oggetto capace di pungolare e stimolare l’intervistato come si fa con i cavalli.