Un j’accuse durissimo contro la Direzione Strategica dell’Azienda Ospedaliera Universitaria “Paolo Giaccone” arriva dalla sigla sindacale SNALS Università, che in una nota datata 5 agosto 2025 e inviata alle più alte istituzioni regionali, alla magistratura e alle forze dell’ordine, accusa l’amministrazione del Policlinico palermitano di eludere i problemi reali che affliggono il personale sanitario e l’utenza. “A saper bene maneggiare le gride, nessuno è reo e nessuno è innocente”: con questa citazione manzoniana si apre il documento, che richiama le parole de I Promessi Sposi per descrivere un sistema che, dietro cavilli e formalismi, elude ogni responsabilità.
Una controreplica durissima
La lunga e dettagliata controreplica del sindacato arriva in risposta alla nota n. 43727 del 17 luglio scorso, con cui l’Amministrazione dell’AOUP avrebbe tentato – secondo la sigla sindacale – di smontare le gravi criticità precedentemente denunciate dallo SNALS con il protocollo 52 del 16 luglio. Una risposta che il sindacato definisce “autoreferenziale, evasiva e inadeguata”, in quanto “elude sistematicamente il merito delle questioni”.
Personale fantasma e reparti in emergenza
Nel mirino, innanzitutto, il nodo del personale. Se sulla carta i numeri dell’organico sembrerebbero garantiti, nella pratica – denuncia il sindacato – esisterebbe una netta discrepanza tra la presenza amministrativa e la reale capacità produttiva. Assenze strutturali, inidoneità, maternità, aspettative non verrebbero coperte in modo efficace, con ripercussioni devastanti sulla tenuta dei servizi assistenziali. Il reclutamento viene definito “lento e inefficiente”, con graduatorie che scorrono a rilento – “solo fino alla posizione 536 per gli infermieri e 295 per gli OSS”, lamenta lo SNALS – a fronte di centinaia di unità mancanti.
A fronte di una carenza strutturale di circa 80-100 infermieri nelle sale operatorie, la Direzione AOUP – sottolinea il sindacato – avrebbe risposto annunciando appena 17 nuove assunzioni, “una misura assolutamente inadeguata e priva di visione strategica”.
Le accuse sulla gestione dell’Oncologia
Punto particolarmente critico è poi il trasferimento del reparto di Oncologia Medica nei locali dell’ex Pronto Soccorso, giudicati “potenzialmente non conformi” agli standard clinico-assistenziali. Secondo lo SNALS, si tratterebbe di una scelta giustificata esclusivamente dalla pianificazione edilizia legata al PNRR, senza alcuna reale attenzione alle condizioni dei pazienti oncologici. “È inaccettabile – si legge nella nota – che si possa andare in deroga alle normative sul rischio clinico, al D.Lgs. 81/2008, ai contratti nazionali, in nome della progettualità”.
Al centro delle critiche anche la mancata attivazione di un censimento funzionale per valutare l’effettiva operatività del personale. “L’Amministrazione – affermano i sindacalisti Giovanni Madonia Ferraro e l’avvocato Giovanni Provenzani – si trincera dietro un censimento in corso, accusando persino il personale di resistenza informativa. Ma è inammissibile che la colpa venga scaricata sui lavoratori”.
Un atteggiamento che lo SNALS definisce “autoassolutorio”, “privo di cronoprogrammi e incapace di assumersi responsabilità concrete”. Alla richiesta di un piano immediato di riorganizzazione dell’organico, infatti, l’Azienda avrebbe risposto solo con un elenco generico di procedure in itinere e percentuali astratte.
Appello alle istituzioni: “Si intervenga subito”
Alla luce di quanto denunciato, la sigla sindacale ha trasmesso il documento non solo ai vertici sanitari e universitari, ma anche alla Prefettura, alla Regione, alla Procura della Repubblica, ai NAS dei Carabinieri, alla Guardia di Finanza e al Comando dei Vigili del Fuoco. “Invitiamo tutti i destinatari ad attivarsi secondo le proprie competenze – scrivono i rappresentanti dello SNALS – per prevenire eventuali casi di mala sanità”. E annunciano azioni pubbliche e comunicazioni stampa per portare alla luce quanto accade all’interno dell’AOUP.