La poesia musicale di Lucio Dalla tornerà a vibrare il 27 agosto al Teatro di Verdura di Palermo grazie a “La Sera dei Miracoli”, uno spettacolo che ha già conquistato teatri di tutta Italia registrando il tutto esaurito a ogni tappa. Considerato il tributo più autentico e coinvolgente dedicato all’artista bolognese, l’evento rappresenta un’occasione unica per rivivere dal vivo il repertorio di uno dei più grandi cantautori italiani del Novecento.
Prodotto da Good Vibrations Entertainment, già nota per il fortunato “Canto Libero” in omaggio a Battisti e Mogol, “La Sera dei Miracoli” promette una serata intensa e ricca di emozioni. In scaletta, i brani che hanno reso immortale la voce e la penna di Lucio Dalla: da “4 marzo 1943” a “Caruso”, passando per “L’anno che verrà”, “Come è profondo il mare”, “Futura”, “Attenti al lupo” e “Piazza Grande”. Ogni canzone sarà interpretata con rispetto e passione da Lorenzo Campani, voce protagonista dello spettacolo, noto per il suo passato nel musical “Notre Dame de Paris” di Riccardo Cocciante, oltre che per la partecipazione a “The Voice of Italy” e per le collaborazioni con Ligabue e Vasco Rossi.
Al fianco di Campani, una band di altissimo livello composta da Luigi Buggio (direzione artistica e tastiere), Marco Vattovani (batteria), Alessandro Leonzini (basso), Marco Locatelli e Ivan Geronazzo (chitarre). Musicisti esperti che, insieme, daranno vita a uno spettacolo arricchito da una scenografia suggestiva e da un sofisticato gioco di luci, pensato per rendere omaggio non solo alla musica di Dalla, ma anche al suo mondo poetico e visionario.
Un vero e proprio viaggio nella sensibilità e nell’estro creativo di un artista che ha saputo raccontare l’Italia con parole e note, spaziando tra spiritualità, ironia, introspezione e denuncia sociale. Lucio Dalla, nato a Bologna il 4 marzo 1943, è stato capace di unire generazioni diverse con canzoni che ancora oggi risuonano attuali e commoventi. La sua eredità artistica continua a vivere grazie a eventi come questo, in cui la musica torna ad avere quella “logica perfetta” che lui stesso definiva simile a una formula matematica.