martedì, 8 Luglio 2025
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Il 30 novembre scorso l'uomo subì un'aggressione culminata con un furto nella sua abitazione

Palermo, rapina con sequestro ad imprenditore: arrestati altri due complici

La Polizia di Stato ha individuato e arrestato altri due presunti responsabili della rapina con sequestro di persona compiuta a Palermo il 30 novembre 2024 ai danni di un giovane imprenditore. Nella mattinata di venerdì 4 luglio 2025, gli agenti della Sezione Antirapina della Squadra Mobile di Palermo, su delega della Procura della Repubblica, hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Palermo. In manette sono finiti S.A., classe 1976, e S.A., classe 2005, entrambi ritenuti gravemente indiziati, in concorso con R.P. e V.V., già arrestati in flagranza all’epoca dei fatti, dei reati di rapina pluriaggravata, sequestro di persona e ricettazione.

Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, la sera del 30 novembre un imprenditore palermitano è stato bloccato mentre era alla guida della sua auto. A fermarlo, utilizzando un secondo veicolo, sarebbero stati R.P., V.V. e uno dei due S.A., che lo hanno costretto con la forza a recarsi presso la propria abitazione.

Qui la vittima è stata costretta a consegnare una somma di denaro rilevante, diversi oggetti di valore e alcune armi legalmente detenute. R.P. e V.V. sono stati arrestati in flagranza di reato grazie al tempestivo intervento della Polizia.

Le indagini successive, coordinate dalla Procura di Palermo, hanno permesso di risalire anche agli altri complici del colpo. Fondamentali sono state le intercettazioni telefoniche e ambientali, le perquisizioni, l’analisi dei tabulati telefonici e le immagini raccolte da numerose telecamere di sorveglianza, oltre alle dichiarazioni rese dalla vittima.

Le prove raccolte hanno permesso di attribuire al più giovane degli arrestati, S.A., classe 2005, un ruolo attivo nelle fasi di preparazione, organizzazione ed esecuzione della rapina.

Quanto all’altro indagato, S.A., classe 1976, gli investigatori lo indicano come coautore del sequestro, insieme ai complici già arrestati. La banda, secondo quanto emerso, avrebbe monitorato i movimenti dell’imprenditore e studiato i suoi spostamenti e l’interno della sua abitazione con estrema attenzione prima di entrare in azione.

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