Grande serata di contaminazioni musicali al Teatro di Verdura, dove – nell’ambito del Sicilia Jazz Festival – Piero Pelù si è esibito insieme all’Orchesta Jazz Siciliana diretta dal Maestro Domenico Riina. Un concerto nel quale il rocker toscano ha spaziato trasversalmente pescando pezzi da tutte le sue epoche musicali, riadattandoli con un abito diverso, cucito apposta per l’occasione.

Ed è bastato poco perchè il pubblico (anche fin troppo composto) si lasciasse andare cantando a squarciagola brani iconici dei Litfiba e del Pelù versione solista. Un repertorio piuttosto variegato che ha saputo coniugare, per esempio, l’iconica “El Diablo” con la più recente “Novichok”; un pezzo di storia della new wave italiana come “Eroi nel vento” con il primo successo da ex compare di Ghigo Renzulli come “Io ci sarò”.
Durante le quasi due ore di concerto, lo storico frontman dei Litfiba ha anche trovato il modo di scherzare con i musicisti sul palco. “Guardateli” – ha detto rivolgendosi al pubblico – “una vita di studi e si ritrovano a suonare il rock’n’roll”, ha ironizzato tra un batticinque e l’altro scambiato con il Maestro Riina. Quasi due ore che sono scivolate leggere e che hanno avuto una conclusione da concerto rock quando Pelù – sulle note di “Toro Loco” – ha chiamato il pubblico a raccolta sotto il palco fino al saluto finale avvenuto srotolando una bandiera arcobaleno con la scritta “Pace”.