Silvio Baldini come Britney Spears? Sì, ma, ovviamente, non c’entra nulla l’aspetto estetico del tecnico toscano né eventuali sue doti canore o da ballerino. “Oops, I did It again” cantava la statunitense. Tradotto: “Oh oh, l’ho fatto di nuovo”. Sì, tre anni dopo il miracolo di Palermo, Baldini si è ripetuto a Pescara, portando gli abruzzesi in serie B passando dalle forche caudine dei playoff.
Un risultato che alimenta nei tifosi del Palermo quel sentimento di “what if”, come direbbero in lingua inglese i membri dell’attuale board rosanero. Già, “chissà cosa sarebbbe se…”.
Chissà cosa sarebbe successo se Silvio Baldini fosse rimasto in sella alla compagine di Viale del Fante. Il Palermo avrebbe vissuto un anno tremebondo e il tecnico esonerato dopo 5 giornate? Sarebbe stato un campionato anonimo? Una stagione esaltante anche se non obbligatoriamente a ridosso delle prime in classifica? La promozione in Serie A? Non lo sapremo mai.
Chissà come sarebbero state le “nuove” conferenze stampa del tecnico carrarino sotto la stretta osservanza del protocollo british. Avrebbe osservato le nuove regole imposte dal CFG o sarebbe rimasto quel fantastico cavallo di razza, la cui indomabilità è stata il sale ed il pepe di decine di incontri pre e post gara? Non lo sapremo mai.
Come un coitus interruptus, all’improvviso il sogno è svanito. L’entusiasmo e la magia hanno lasciato il posto a freddi algoritmi che per lunghi tratti hanno fatto orecchio da mercante degli umori di una piazza fin troppo accondiscendente.
E mentre il Palermo ha vissuto tre anni di tante ombre e poche luci, in tanti, parallelamente si sono fatti beffe dei successivi insuccessi di Silvio Baldini. L’incarico e le dimissioni di Perugia e Crotone avevano probabilmente fatto gonfiare il petto a chi il calcio lo vive come un’equazione matematica, dimenticando che alle spalle del football ci sono emozioni, sentimenti, famiglie che si muovono per vivere momenti di entusiasmo.
Purtroppo negli ultimi anni, Palermo si è via via abituata al torpore, all’aridità di tecnici copia/incolla sempre attenti all’etichetta. Si è sperperato quel patrimonio di entusiasmo che solo la “follia” di un libero pensatore come Silvio Baldini aveva riportato nel capoluogo siculo. E del resto anche Goethe che di Palermo era un profondo ammiratore, diceva che “la pazzia, a volte, non è altro che la ragione presentata sotto diversa forma.” Complimenti e solo applausi, Silvio Baldini