sabato, 7 Giugno 2025

Coinvolte 19 imprese edili, 90 indagati

Maxi-truffa bonus edilizi a Palermo: 7 misure cautelari e 19 milioni sotto sequestro

Un’associazione a delinquere ben organizzata, ramificata tra imprese edili, professionisti e clienti compiacenti, è finita al centro di un’inchiesta condotta dalla Guardia di Finanza di Palermo, che ha portato all’esecuzione di sette misure cautelari personali e al sequestro di beni per un valore complessivo di circa 27 milioni di euro.

L’operazione, sviluppata con il coordinamento della Procura della Repubblica di Palermo, ha fatto emergere un articolato sistema di frode legato ai bonus edilizi, in particolare al bonus facciate, all’ecobonus e agli incentivi per il recupero del patrimonio edilizio.

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, 19 imprese edili – tutte con sede nel capoluogo siciliano – erano coinvolte nell’emissione di fatture per lavori mai eseguiti. Attraverso lo strumento dello sconto in fattura, le società simulavano la realizzazione di ristrutturazioni edilizie, generando così crediti d’imposta inesistenti. Questi crediti venivano poi ceduti a intermediari finanziari, consentendo all’organizzazione una monetizzazione rapida e sostanziosa.

Le somme illecitamente ottenute venivano in parte riciclate attraverso bonifici verso conti personali, prelievi in contanti, acquisti di oro, criptovalute, beni mobili e immobili, nonché investimenti in buoni fruttiferi postali.

Al momento risultano indagate complessivamente 90 persone: oltre ai 7 appartenenti all’associazione per delinquere, anche 83 tra amministratori di facciata delle imprese coinvolte e clienti compiacenti, accusati di truffa aggravata e utilizzo di fatture false.

Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Palermo ha disposto gli arresti domiciliari per quattro indagati e il divieto di esercitare attività imprenditoriali o ricoprire cariche direttive in aziende per altri tre soggetti. Tra questi ultimi figura anche un ingegnere, per il quale è scattata la sospensione dall’attività professionale.

Dieci delle imprese coinvolte sono state colpite da un provvedimento interdittivo che impedisce loro di proseguire l’attività economica.

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