I genitori di Manuel Calandrino avevano lasciato Alcamo per costruire un futuro migliore nel Nord Italia, per loro e per i propri figli. La vita del 23enne, purtroppo, si è tragicamente interrotta a causa di un malore. Manuel lavorava come operaio e nel tempo libero faceva il calciatore in club dilettantistico. È morto nella notte di domenica scorsa mentre si trovava al Madera, una discoteca di Castel Goffredo, in provincia di Mantova. Un malore improvviso lo ha colto mentre ballava con gli amici: si è accasciato a terra e i soccorsi, giunti tempestivamente, non hanno potuto fare nulla per salvarlo.
Ad Alcamo, dove il 23enne è nato e dove andava con la famiglia durante l’estate, lo ricordano ancora come un ragazzo solare, educato, pieno di entusiasmo. A Castel Goffredo, dove viveva e lavorava come operaio, aveva saputo farsi voler bene da colleghi e amici. Ma era soprattutto sui campi di calcio che Manuel dava il meglio di sé: militava nell’Amatori Castellana, una squadra dilettantistica locale.
“Era un ragazzo d’oro, con la testa sulle spalle. Amava il calcio e sognava in grande”, racconta chi lo conosceva”. Adesso, mentre si attendono i risultati dell’autopsia disposta dalla magistratura per chiarire le cause del decesso, resta il dolore di chi gli voleva bene. I funerali saranno celebrati nei prossimi giorni ad Alcamo, dove la salma sarà riportata per l’ultimo saluto.
«Non ci sono parole – scrive su Facebook la Amatori Castellana – davanti ad una tragedia del genere. Ti abbiamo voluto bene tutti, eri uno dei nostri da ormai tre anni e sapevi scherzare su tutto. Sempre con quei capelli particolari con cui ti contraddistinguevi. Ciao Cala, per sempre con noi».