All’Hotel Saracen di Isola delle Femmine, in provincia di Palermo, la bellezza dell’arte e l’eleganza degli abiti si incontrano in occasione del prestigioso evento “Gran Galà della Moda”, in programma sabato 3 maggio.
Selezionate dalla dottoressa Leonarda Zappulla, esperto d’arte, critico e promotore culturale, le opere che sfileranno in passerella esprimono l’eccellenza del panorama artistico contemporaneo nazionale.
Ogni quadro è un universo pulsante in cui si intrecciano eleganza formale e profondità emotiva, passione e ricerca.
L’artista si fa messaggero dell’invisibile, voce dell’anima, testimone di un viaggio tra luci ed ombre che giunge alla verità più autentica: la conoscenza di sé.
Nel dialogo tra arte e moda, tra corpo in movimento e immagine statica, ogni opera è un inno silenzioso alla vita e al fare, una dichiarazione d’amore verso quella bellezza che, come l’arte, non si lascia afferrare, ma è necessario vivere.
Da Foggia, Michele Affatato, artista poliedrico e dotato di romantica empatia, ritrae nell’opera “Gemma” l’eleganza senza tempo e il fascino dell’essenziale: in un raffinato equilibrio tra intimità e stile, la figura sembra fondersi con il paesaggio evocando una femminilità delicata e allo stesso tempo seducente, in perfetta misura tra moda e poesia.
Mauro Cesarini, da Cordenons, in provincia di Pordenone, è un artista dall’espressione pittorica riconoscibile e profondamente evocativa, che modella con le dita i pastelli a olio tracciando nell’opera “Donna con turbante” una danza ammaliante di luci ed energie: la protagonista risulta affascinante e sensuale in un ispirato equilibrio tra assenza e presenza.
Il quadro affascina per la sua eleganza sussurrata, in cui la trasparenza diventa metafora di ciò che si cela, di ciò che si protegge, ma anche di ciò che chiede di essere visto oltre le apparenze.
Anna Cristino, artista pugliese dalla magistrale perizia tecnica, con l’opera “Passion” cattura l’essenza della passione intesa come tensione interiore, forza creativa, affermazione di sé.
La donna non si offre allo sguardo dei fruitori, ma lo domina, catturando la luce in una texture materica che amplifica la sua personale eleganza e determinazione.
Da Milano, Rosa D’Angelo, artista sensibile e dal tocco delicato, orchestra in “Rosse Affinità” un ritratto di intensa suggestione, dall’aura fascinosa e raffinata.
Un incontro tra culture e simboli, in cui l’artista celebra la femminilità come mistero, bellezza e forza silenziosa, affidando al rosso il ruolo evocativo di celebrare passioni, sensazioni ed emozioni.
Rina Del Bono, artista romana dalla grazia senza tempo, restituisce attraverso l’opera “Giapponesina” la preziosità di una bellezza sacrale, suggerendo un’eco raffinata della moda tradizionale giapponese.
L’artista imprime sulla tela un’eleganza silenziosa e toccante dove ogni dettaglio narra la storia di una femminilità riservata e potente.
Carla Gallo, da Torino, è un’artista dalla cifra stilistica lirica ed intensa, che con l’opera “Dietro il velo” presenta una visione sospesa tra percezione e introspezione.
Da Bolzano Paola Garbin, in arte Pol*, autrice di acuta raffinatezza ed empatia, dipinge “Peonia Haute Couture” con una delicatezza quasi tattile, restituendo allo sguardo degli spettatori la morbidezza dei petali del fiore attraverso tocchi di colore garbati ma corposi, che trasformano la sua natura effimera in una bellezza intramontabile.

Nata da un gesto spontaneo di Marco Grechi, in arte Mark, artista bresciano dalla rara sensibilità, l’opera “Muse” incarna la scintilla improvvisa dell’ispirazione che irrompe nel quotidiano.

Le forme emergono in un equilibrio tra assenza e presenza, evanescenza e materia, come visioni che si rivelano lentamente alla coscienza tra liriche sfumature.
Vincenzo Luciani, da Ascoli Piceno, con la sua poetica dell’essenziale, nell’opera “Discrepanze” esplora la materia in qualità di protagonista assoluta.
La sua tecnica mista è infatti caratterizzata da nodosità sporgenti che creano un contrasto visivo e tattile.
Il gioco delle tonalità argentee e dorate dona alla tela una brillantezza armonica ed affascinante.
Paolo Luise, da Napoli, pensatore ed artista dall’inconfondibile cifra stilistica, infonde nel dripping la tensione tra l’ignoto e la ricerca del senso della vita: tra astrazione e riflessione: l’opera “Il filo di Arianna” si fa metafora visiva dell’eterno tentativo dell’uomo di orientarsi nel labirinto dell’esistenza, suggerendo di tornare in contatto con la nostra interiorità.
Dal Veneto Luciana Pasquin, artista vivace dall’inconfondibile estro creativo, esplora le vibrazioni cromatiche distinguendosi per un uso audace del colore.
Spesso, dalle sue creazioni, volti e simboli tribali emergono come presenze magiche e misteriose, echi che sussurrano storie di un passato mitico reinterpretato con sensibilità contemporanea.
Le opere in passerella saranno protagoniste della collettiva “Contaminazioni”, in programma allo spazio espositivo “Experience” in via delle Croci 16 a Palermo dal 17 al 22 maggio.