Jovanotti non ferma i concerti a Roma: “Rispetto per i fans, li dedico a Papa Francesco”

Il governo ha proclamato cinque giorni di lutto nazionale per la scomparsa di Papa Francesco . Dalla politica alla cultura, fino allo sport, tutto si è fermato per rendere omaggio a un pontefice amato e riconosciuto come simbolo di pace e umanità. I palinsesti televisivi sono stati stravolti, le manifestazioni pubbliche annullate, persino il calcio ha scelto di sospendere il turno previsto per il lunedì dell’Angelo. Ma in questo clima di lutto, c’è anche chi ha deciso di rendere omaggio al Papa in un modo diverso, con la forza della musica e della condivisione.

È il caso di Jovanotti, che da questa sera – lunedì 22 aprile – darà il via alla serie di concerti previsti al Palazzo dello Sport di Roma, che si terranno anche nei giorni 23, 25, 27, 28, 29 aprile e 1 e 2 maggio. L’artista ha confermato che i concerti non saranno cancellati, nonostante il contesto drammatico, scegliendo invece di trasformarli in un tributo vibrante e partecipato alla figura di Papa Francesco. L’unico spettacolo che ha subito uno slittamento è quello di sabato 26 aprile, giorno dei funerali, spostato al giorno dopo

«Tutta la squadra di Palajova è arrivata a Roma ieri mattina e come tutti abbiamo appreso in diretta la notizia della morte di Papa Francesco. Suoneremo a Roma a partire da stasera. Moltissimi hanno programmato da tempo di partecipare a questi concerti, in molti arrivando a Roma da lontano. Suoneremo e realizzeremo i concerti romani con tutto il nostro slancio e la nostra passione di sempre e più di sempre», ha scritto Jovanotti in una storia su Instagram.

Un messaggio che mostra rispetto per il momento che l’Italia sta vivendo, ma anche un profondo senso di responsabilità verso il suo pubblico, fatto di migliaia di persone che hanno pianificato viaggi, acquistato biglietti e prenotato hotel con largo anticipo.

I concerti di Roma saranno dedicati proprio a Papa Francesco, come ha voluto sottolineare lo stesso Lorenzo Cherubini, ricordando con affetto la figura di un pontefice che ha fatto della “gioia” uno dei pilastri del suo messaggio.

«Volevamo bene a Francesco e soprattutto lui ne voleva a noi, tutti e 9 miliardi di abitanti del mondo, ce lo ha ripetuto ogni giorno del suo pontificato. La sua presenza è stata un dono per tutti, non lo dimenticheremo. Dedicheremo i nostri spettacoli a una delle parole che Papa Francesco ha pronunciato più spesso: gioia».