Palermo, musica, danza e bar “non autorizzati” a Palazzo Fatta

Doveva essere una serata all’insegna del divertimento ma sono arrivati gli agenti di polizia ad interrompere la festa e ad avviare un’indagine per attività illecite. Nei giorni scorsi, la Polizia di Stato – Divisione di Polizia Amministrativa e Sociale della Questura – ha intercettato un evento danzante non autorizzato all’interno di Palazzo Fatta, storico edificio di Palermo che si trova in piazza Marina.

L’intervento è scattato dopo che gli agenti avevano monitorato l’edificio dall’esterno, notando segnali inequivocabili dello svolgimento di uno spettacolo aperto al pubblico. Una volta entrati, gli agenti hanno trovato un’organizzazione ben strutturata: un ingresso con controllo dei biglietti tramite QRcode, numerose sale allestite, tra cui una principale con pianoforte, mixer, impianto audio e luci, e circa 200 persone presenti, molte delle quali intente a ballare.

Non mancava il servizio bar, posizionato in un’area laterale, dove si somministravano bevande alcoliche e analcoliche. Due uomini, identificati come l’organizzatore dell’evento e il responsabile del bar, non erano in possesso delle necessarie autorizzazioni: né la licenza per lo svolgimento dell’intrattenimento musicale, né la SCIA per la somministrazione al pubblico.

Oltre all’assenza di autorizzazioni, la struttura presentava gravi carenze in materia di sicurezza: mancavano estintori, non vi erano uscite di emergenza segnalate, e l’unica via di accesso era utilizzata anche come uscita, senza alcuna indicazione luminosa.

La Polizia ha immediatamente disposto l’interruzione dell’evento e ha garantito un deflusso ordinato del pubblico per evitare situazioni di pericolo. Sono poi scattati i sequestri preventivi della sala da ballo e delle attrezzature musicali e luminose, nonché il sequestro amministrativo del bar. I due responsabili sono stati denunciati per reati in materia di spettacolo pubblico e violazioni delle norme amministrative, con la convalida dei sequestri da parte del G.I.P.