sabato, 12 Aprile 2025

Gestiva i concerti di diversi cantanti neomelodici

Mafia e neomelodici: Di Cristina, manager e picciotto di Cosa Nostra

Mario Di Cristina, 50enne pluripregiudicato arrestato ieri nell’operazione antimafia che ha colpito il mandamento della Noce, gestiva una parte consistente del traffico di stupefacenti per conto della famiglia di Altarello. Ma l’indagato svolgeva un’attività parallela nel mondo della musica neomelodica. Il 55enne è infatti il titolare della Md Music, agenzia che si occupa di service, audio e luci, e di organizzare concerti per conto di cantanti neomelodici, anche di un certo livello.

Di Cristina, come si evince anche dal suo profilo facebook, si è occupato anche dei concerti di Tony Colombo. In che misura e a che titolo è al momento un po’ un mistero. La moglie, che dopo l’arresto del marito ha preso in mano l’attività, al telefono con QdP ha affermato che Di Cristina è responsabile dei concerti di Tony Colombo a Palermo. Un ruolo minimizzato però dal manager ufficiale del cantante Gennaro Caiazzo: “Non ha nulla a che fare con l’organizzazione del concerto, né tantomeno con il management. Abbiamo conosciuto Di Cristina qualche anno fa in occasione di una festa, poi non lo abbiamo più visto né sentito. Sappiamo che si occupa della rivendita dei biglietti, ma non ha nulla a che fare con noi”.

Tony Colombo, dopo i recenti guai giudiziari e il carcere, e dopo aver ottenuto insieme alla moglie Tina Rispoli la scarcerazione “per estraneità ai fatti” di cui era accusato, tornerà a cantare al Velodromo di Palermo il 28 giugno prossimo. L’evento segna il suo ritorno sul palco dopo un lungo periodo di silenzio, coinciso con le inchieste giudiziarie.

Mario Di Cristina, le accuse

L’ordinanza che ha spiegato i motivi dell’arresto cautelare per gli undici indagati, indica il ruolo di Di Cristina strategico nella riorganizzazione interna delle famiglie mafiose di Altarello e della Noce, in un momento delicato di ridefinizione degli equilibri. L’imprenditore era noto non solo per i suoi legami con il mondo dello spettacolo, ma anche per essere, secondo le indagini, un punto di riferimento nel traffico di sostanze stupefacenti – hashish, marijuana e cocaina – nella zona ovest di Palermo.

Tuttavia, la sua ascesa nel mercato della droga non era ben vista dalla cosiddetta “vecchia guardia”. Intercettazioni registrate nel giugno del 2023 rivelano i tentativi di Carlo Castagna, altro nome di spicco finito in manette, di estromettere Di Cristina dai traffici illeciti per sostituirlo con un nuovo referente.

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