Non ha brillato sul terreno di gioco del Barbera la Feralpisalò, anche perché davanti aveva una delle formazioni più attrezzate per questo campionato di B, ma fuori dal campo è stata impeccabile. Cominciando dall’arrivo dei giocatori in città. Il pullman della squadra si è fermato a Capaci, lì dove morirono nel 1992, uccisi dalla mafia, il giudice Falcone, sua moglie e gli agenti della scorta, per onorare la memoria di quegli eroi che persero la vita per difendere lo Stato. Già nel 2022, anno del trentennale delle stragi, nella sfida di ritorno della semifinale di serie C, i leoni del Garda avevano mostrato sensibilità, indossando al Turina una maglia celebrativa in cui c’era scritto: “Capaci di considerarci tutti italiani, tutti umani, tutti dalla stessa parte” . La stessa che ieri, prima della sfida del Barbera, i giocatori della Feralpisaló hanno usato per il riscaldamento.
In campo, poi, il Palermo ha avuto la meglio, dimostrando di essere di un livello nettamente superiore all’avversaria. Un 3 a 0 rotondo e convincente che ha lasciato la squadra lombarda a zero punti dopo 4 gare. Nonostante la delusione l’allenatore dei verdeblu, Stefano Vecchi, in sala stampa ha mostrato onestà e lucidità:
“Quando il Palermo attacca viene in cinque, quindi eravamo in parità numerica. Ci siamo fatti gol da soli, non è un problema di modulo e di tattica. Così non c’è modulo che tenga. Troppa differenza tecnica – ha ammesso – ma non siamo questi qua. Troppi giocatori sotto il proprio livello, anche chi conosciamo non sta rendendo per quello che è. Bisogna trovare i motivi di questa cosa. Gara clamorosamente negativa. Durante la sosta cerchiamo di lavorare e riprendere il campionato con un altro piglio, alzando condizione atletica e fisica che non sono al 100%. Abbiamo bisogno di tutti, dei vecchi e dei nuovi che sanno che devono affrontare delle sfide complicate. Al momento non ci stanno dando quello che ci aspettavamo. Non possiamo regalare ad una squadra già forte – ha continuato Vecchi – occasioni da gol. Il Palermo è tra le 5-6 squadre più forti della categoria, tra queste squadre e le altre c’è parecchia differenza sia come organico sia come qualità. Se arriverà tra le prime due o vincerà i playoff non lo so. Già nel primo tempo abbiamo rischiato di prendere il secondo gol. Sprecato anche un’occasione. Poteva essere un segnale per riaprire la gara ma non siamo stati precisi. Ci sono tante cose da sistemare – ha concluso il tecnico -. Avevamo fatto molto bene fino alla partita col Parma, adesso è una squadra troppo diversa”.