Il Palermo torna alla vittoria dopo tre sconfitte consecutive, superando il Bari per 1-0 in una partita tesa e combattuta. Un successo importante contro una diretta concorrente per i playoff, che permette alla squadra di Dionisi di respirare e di guardare al futuro con maggiore fiducia. Ma la serata al Barbera è stata caratterizzata anche dalle forti proteste della Curva Nord, che ha esposto striscioni durissimi contro la società, rea di aver “buttato al vento un altro anno di favole”.
L’atmosfera allo stadio era surreale: un silenzio assordante ha accolto l’ingresso in campo delle squadre, interrotto solo dai cori di contestazione contro il presidente Gradini, il direttore sportivo De Sanctis e l’allenatore Dionisi. La tensione era palpabile sugli spalti, mentre in campo il Palermo, con Brunori titolare dal primo minuto, e con un insolito 3-5-2, cercava di prendere in mano le redini del gioco.
Nonostante il clima pesante, la squadra rosanero è riuscita a reagire e a imporre il proprio ritmo. Dopo un avvio incerto, la squadra allenata da Dionisi ha colpito la traversa proprio con Brunori. Nel capovolgimento di fronte, però, il Bari ha sfiorato il gol dalla distanza. Dopo una prima mezz’ora a fasi alterne, i padroni di casa hanno preso il controllo della partita. La rete decisiva è arrivata grazie ad una conclusione su mischia di Le Douaron, che con il suo secondo gol stagionale ha regalato al Palermo tre punti fondamentali.
La vittoria contro il Bari rappresenta una boccata d’ossigeno per Dionisi e i suoi ragazzi, ma non cancella le preoccupazioni e le tensioni che serpeggiano nell’ambiente rosanero. La contestazione dei tifosi è un segnale chiaro: la pazienza è al limite e la società dovrà intervenire nel calciomercato invernale per ricucire lo strappo con la piazza.
Il Palermo con questa vittoria si è proiettato nuovamente in zona playoff ma servirà continuità di risultati e di prestazioni per mantenerla.
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