Un’altra giornata di disagi per i pendolari e i cittadini che utilizzano i mezzi pubblici. Oggi, 19 novembre, i lavoratori dell’Amat tornano a incrociare le braccia per una protesta che riguarda la vertenza contrattuale in corso dallo scorso anno. Lo sciopero, indetto dalle sigle sindacali Filt Cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti, Ugl, Faisa Cisal e Cobas, durerà quattro ore, dalle 10 alle 14, con il rientro dei bus negli autoparchi.
Le ragioni della protesta
La mobilitazione è l’ennesima espressione del malcontento dei dipendenti Amat, che lamentano il mancato avanzamento delle trattative per un nuovo piano industriale e un contratto di servizio adeguato. Secondo i sindacati, l’azienda e l’amministrazione comunale continuano a rifiutare le richieste dei lavoratori, giustificando questa posizione con l’assenza di un piano strategico.
«La situazione è ormai insostenibile – dichiarano i rappresentanti sindacali – e senza risposte concrete il dialogo rimane fermo. I lavoratori non possono più accettare l’inerzia di chi dovrebbe garantire la sostenibilità del servizio pubblico e i diritti dei dipendenti».
La posizione del Comune
Il sindaco Roberto Lagalla e l’assessore alla Mobilità Maurizio Carta sono intervenuti sulla vicenda, sottolineando gli sforzi compiuti dall’amministrazione per il risanamento di Amat. «Fin dal nostro insediamento, il rilancio dell’azienda è stato una priorità. Abbiamo già ottenuto risultati significativi grazie alla redazione di contratti di servizio innovativi, volti a migliorare la capacità aziendale delle società partecipate», hanno dichiarato.
Nonostante le rassicurazioni, i lavoratori lamentano che questi sforzi non si siano ancora tradotti in soluzioni concrete per la vertenza in corso, alimentando così il clima di tensione.
Le conseguenze per i cittadini
Lo sciopero avrà un impatto significativo sulla mobilità cittadina, soprattutto nelle ore centrali della giornata. I disagi si sommano a un sistema di trasporti già messo alla prova da problematiche strutturali, come ritardi e insufficienza di mezzi.
I sindacati avvertono che, in assenza di risposte adeguate, le proteste potrebbero intensificarsi nelle prossime settimane, complicando ulteriormente la situazione per i cittadini e per l’amministrazione