Un imprevisto ha causato disagi significativi questa mattina in via Alcide De Gasperi, dove un palo dell’illuminazione pubblica è improvvisamente caduto sulla strada. L’incidente ha provocato l’interruzione del traffico veicolare, generando code e rallentamenti. Fortunatamente, non si registrano feriti, ma l’episodio aumenta la preoccupazione sulla sicurezza nelle strade palermitane, dove ormai pali e alberi cadono più delle stelle nella notte di San Lorenzo.
Oggi a Palermo non ci sono né vento forte né maltempo, quindi un incidente in assenza di fattori esterni evidenti dovuto probabilmente al cedimento della struttura per usura del tempo. Sul posto sono intervenuti gli agenti della Polizia Municipale e i tecnici dell’Amg.
Due autovetture, una Toyota Yaris e una Peugeot, sono rimaste gravemente danneggiate.
“In qualità di consigliere della VI circoscrizione – dichiara Giacomo Cuticchio – desidero esprimere la mia profonda preoccupazione per la situazione critica che si è venuta a creare in via Alcide de Gasperi. Questo evento evidenzia un problema più ampio: la nostra rete di illuminazione è obsoleta, con pali cotti e arrugginiti che non garantiscono più la sicurezza dei cittadini.
Attualmente, la via è quasi completamente al buio, a causa di molti corpi illuminanti spenti. Questa situazione non è solo inaccettabile, ma mette anche a rischio la sicurezza dei residenti e dei passanti. Non possiamo più attendere – continua il consigliere della VI Circoscrizione – è necessario un intervento immediato per sostituire i pali e ripristinare un’illuminazione adeguata.
Numerose richieste sono state già presentate, ma sembrano essere finite nel dimenticatoio. È inaccettabile che la nostra comunità debba continuare a vivere in queste condizioni – conclude Cuticchio -. Chiedo a chi di dovere di agire con urgenza: quanto ancora dobbiamo aspettare per vedere un cambiamento? È tempo di prendere seriamente in considerazione la sicurezza e il benessere dei cittadini. Non possiamo permettere che la nostra zona rimanga nell’oscurità o ancora peggio che qualcuno si faccia male”.
