Sta facendo molto discutere il caso avvenuto pochi giorni fa al Liceo Scientifico Cannizzaro di Palermo, dove uno studente di 16 anni ha schiaffeggiato un docente durante una lezione. Ci si interroga sul ruolo dei genitori, degli insegnanti e qualcuno vorrebbe tornare a vecchi metodi di insegnamento.
“Ormai i docenti si devono attrezzare come la polizia in tenuta antisommossa – scrive Dario Azzarello – la scuola è diventata un luogo di violenza e bullismo”.
In realtà il bullismo è roba antica, ma mentre prima era una pratica tra studente e studente, i numerosi fatti di cronaca avvenuti in questi anni, dimostrano che certi atteggiamenti di irriverenza, prepotenza, soverchieria e violenza si siano allargati anche nei confronti degli adulti. Cosa è avvenuto dunque nella nostra società? Forse si sono persi quel distacco e quella severità che mettevano soggezione alle nuove generazioni?
Carmelo Sciacchitano scrive: “Sono cose inimmaginabili la gente è fuori di testa sembra che sia tutto lecito ormai”.
“Se alla sua età lo avessi fatto io – commenta Gaetano Benanti – sarei stato espulso immediatamente da tutte le scuole d’Italia e non sarei finito sul giornale. Inoltre mio padre mi avrebbe fatto pentire di essere nato”.
Fare il genitore. Uno dei mestieri più difficile del mondo. Soprattutto in una società in cui sembra essere sfuggita di mano la maniera giusta. Troppo permessivismo, poca presenza, troppe influenze esterne?
Floriana Difonzo ha un’opinione in merito alla questione: “Mi chiedo i genitori di oggi cosa insegnino ai loro figli. L’educazione non sanno più cosa sia. È vero che non è facile fare il genitore, ma il rispetto e l’educazione partono dalla famiglia”.
Le scuole, di certo, al pari delle famiglie hanno un ruolo cruciale nell’indirizzare i giovani verso principi sani e verso comportamenti congrui al vivere civile. Secondo tanti negli ultimi decenni, sono cambiati i metodi di insegnamento e di disciplina, che hanno portato a notevoli mutamenti negativi.
Ivana Cappello, addirittura, tornerebbe alle antiche bacchettate: “Penso semplicemente che per dare un freno si dovrebbe tornare alla disciplina di una volta, quando il professore dava le bacchettate nelle mani sul banco. Perché vedo che non ci siamo emancipati, abbiamo dato semplicemente uno strumento in più ai giovani per alzare la cresta sfrenatamente. Rimango sconcertata da questi eventi”.