Manovra mortale a Monte Pellegrino: lacrime e dolore per Simone a Villa Sofia

Il 18enne morto in via Pietro Bonanno in seguito all'impstto con un palo, frequentava il quarto anno al Pareto di via Brigata Verona

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Simone Gnoffo aveva solo 18 anni ed era andato a Monte Pellegrino con un gruppo di amici a bordo della sua bella moto, una Kawasaki 500. La scuola è praticamente finita: il week-end, la temperatura mite, il vento sul viso, la sensazione di essere finalmente libero dal dovere di studente. Di certo Simone, che aveva una vita davanti, non aveva preventivato che questo maledetto pomeriggio avrebbe interrotto la sua vita.

Una manovra azzardata, forse da parte sua o dell’amico che gli stava accanto, le moto che restano incastrate in discesa, a velocità, e la perdita di controllo del mezzo. Saranno i periti a stabilire l’esatta dinamica, ma pare che la Kawasaki sia uscita fuori strada dopo essersi sganciata dall’altra moto e che si sia infilata fra un grosso palo e la campagna.

Simone Gnoffo

Le condizioni di Simone sembravano meno gravi. Pare abbia sbattuto sul palo, fatale un colpo tra il collo e il petto. Il ragazzo era a terra ed era ancora vivo. Indicava il punto in cui aveva sbattuto e diceva che gli faceva male. Gli amici hanno chiamato il 118. I sanitari, giunti sotto il castello Utveggio, lo hanno soccorso e sono scappati verso Villa Sofia scendendo per via Pietro Bonanno. Ma la vita di Simone era già compromessa e al pronto soccorso è arrivato cadavere.

Simone Gnoffo

Davanti al pronto soccorso è un tappeto di giovani. Ci sono i compagni dell’Istituto Einaudi – Pareto di Palermo dove Simone stava per concludere il quarto anno delle superiori. Ci sono tanti amici, parenti e familiari. Il dolore e il dispiacere sono palpabili. “Simone era un mio compagno, era tutto per me. Non posso ancora crederci che sia finita così, non posso accettarlo”.